“Nessuno sa la verità”, la romantic suspense nel thriller di Cristina Origone

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Per #lemieintervistesclusive, oggi incontro la poliedrica scrittrice e divulgatrice culturale Cristina Origone.

Nata a Genova nel 1970, ha sempre avuto una forte passione per la lettura e la scrittura, trasformando questi interessi in una carriera variegata nel settore editoriale. È fondatrice e curatrice della rivista indipendente AGATHA – Donne che scrivono gialli ed è Consulente Letterario per Golem Edizioni.

La sua formazione include corsi di editing e correttrice di bozze presso lAgenzia Herzog, sceneggiatura per fumetti con Sergio Badino, presso la Scuola Chiavarese del Fumetto e scrittura creativa ed editoria con Franco Forte. Inoltre, ha seguito il corso Come scrivere una serie TV con Andrea Cotti presso Benbow – Scrittura e narrazione.

Nel corso della sua carriera ha pubblicato oltre 20 romanzi, tra cui alcuni pubblicati da importanti editori come Rizzoli e Harper Collins Italia, e numerosi racconti in antologie e riviste, consolidando ulteriormente la sua competenza nel settore editoriale. Dal 2020 collabora con Golem Edizioni, pubblicando la serie con protagonista Camilla Serra, premiata in vari concorsi. Sempre con Golem Edizioni ha dato vita alle avventure di Simone Marini e del suo gatto Mameo, in una serie di gialli gastronomici. A marzo 2024 è uscito il suo ultimo romanzo thrillerNessuno sa la verità”, edito da Golem edizioni. Ha partecipato a importanti eventi del settore, come la sesta edizione del Netpitch, dove il progetto è stato selezionato tra oltre 700 proposte. Attualmente è in lettura presso una rinomata casa di produzione. Il suo sito è: www.origone.it

Ivano e Melania sembrano una coppia perfetta: lui musicista di successo, lei madre attenta e premurosa di Nicole, una bimba di tre anni. Si sono appena trasferiti in una villetta a Sestri Levante e agli occhi degli altri appaiono felici. La loro è una vita tranquilla, ma Ivano è preoccupato per il comportamento della moglie. Come mai ha un attaccamento morboso nei confronti della bambina? E perché si ostina a non voler parlare del suo passato? Quando Gabriele, un ex fidanzato di Melania, ritorna allimprovviso nella sua vita, Nicole sparisce, e il legame con Ivano si spezza, portando a galla tradimenti, bugie e inganni. I due coniugi si accusano a vicenda della scomparsa della figlia, ma che cosa è realmente accaduto nel passato di Melania? Perché lei è disposta a mettersi contro tutti pur di difendere Gabriele? E chi è il vero responsabile della scomparsa di Nicole? Un amore pericoloso. Un terribile segreto. Una storia di sopravvivenza.

1. Benvenuta Cristina. Sei una donna che porta avanti la cultura a tutto tondo. Sceneggiatrice, scrittrice, promoter culturale, manager della comunicazione. Come nasce la tua passione per la cultura in genere?

Grazie per laccoglienza. La mia passione per la cultura nasce da bambina. Ho sempre letto tantissimo, i libri sono sempre stati il mio rifugio. Sono una persona curiosa, mi ha sempre affascinato il lavoro dietro le quinte di una storia, perché dietro alla scrittura di un romanzo o di un film cè tanto lavoro, e riuscire a capire come sviluppare un’idea e scriverla, mi ha portato a frequentare dei corsi. La mia passione è cresciuta con me, alimentata dalle molteplici esperienze e dalle persone che ho incontrato lungo il mio percorso. Questo amore per la cultura si è poi evoluto in una volontà di condividerla, di creare connessioni tra le persone.

Mi è sempre piaciuto scrivere perché ho sempre pensato che fosse un lavoro che mi permettesse di non espormi, ma adesso il mondo con i social è un po cambiato, e sono cambiata anchio, per questo è nata Agatha, per ricordare le scrittrici di gialli del passato e promuovere le autrici contemporanee, ma non solo, anche tutte le donne che lavorano dietro le quinte delleditoria e del cinema. Credo sia giusto far conoscere chi lavora tanto senza esporsi poi molto.

2. Oltre venti romanzi pubblicati, con varie case editrici, tra cui Harper Collins e Rizzoli. Mi dici, secondo te, la differenza tra grande, media, piccola editoria?
Ci sono i pro e i contro in entrambi i casi. Sicuramente una grande casa editrice ti dà più visibilità, eancora oggi chi pubblica con un grande editore è considerato diversamente, quasi come se fosse più bravo, rispetto a chi pubblica con piccole/medie case editrici, cosa che non è così. La mia esperienza è stata sicuramente positiva e mi ha permesso di crescere come autrice, ma i rapporti che si instaurano in una piccola/media casa editrice sono più personali e diretti.

In una realtà più piccola, spesso si crea un ambiente familiare. Questo tipo di rapporto può portare a una maggiore libertà creativa, favorendo una crescita diversa ma altrettanto preziosa.

Per quanto riguarda la promozione, invece, lautore o l’autrice deve sapersi promuovere moltissimo, in questo non cè molta diversità. Le esperienze comunque sono arricchenti entrambe e offrono opportunità diverse, dipende molto dalle proprie esigenze e dal tipo di percorso che si desidera intraprendere.

3. Attualmente sei consulente per Golem edizioni e sei la fondatrice e curatrice del magazine Agatha, donne che scrivono gialli. Come procedono queste due attività? E tu sai quanto io ami Agatha.
Grazie, Daniela. Amo molto anch’io Agatha, racchiude un po tutte le esperienze che ho fatto in questi anni e sta procedendo molto bene! È stata accolta con un calore e un entusiasmo che non mi aspettavo.

Il lavoro con Golem Edizioni mi piace moltissimo. In realtà, ho sempre letto e dato consigli a chi me lo ha chiesto, e poterlo svolgere in modo professionale mi mancava nel mio percorso. Golem Edizioni è la casa editrice con cui pubblico da diversi anni. Come ti dicevo prima, in una piccola/media casa editrice nascono rapporti più familiari e si cresce in modo diverso. Sono molto grata a Francesca Piazza, l’editrice di Golem, per questa bellissima opportunità. Entrambi i lavori mi permettono di esprimere e condividere la mia passione in modi diversi ma complementari.

4. Vogliamo raccontare la tua ultima fatica letteraria, “Nessuno sa la verità”? Come nasce questa storia?
Questa storia è nata diversi anni fa, prima che iniziassi a pubblicare le varie serie di gialli con Golem Edizioni. Sono attratta dalle storie dove ci sono segreti familiari, sia come lettrice che scrittrice, ed è tema che è ricorrente in molti miei romanzi. La famiglia per me è sempre stata fonte di ispirazione, perché rappresenta un microcosmo complesso e affascinante. Le dinamiche familiari offrono una vasta gamma di emozioni e conflitti che possono essere esplorati in profondità.

In ogni famiglia ci sono segreti, storie non raccontate, tensioni è un terreno fertile per la narrazione. Inoltre, i legami familiari sono universali: ogni lettore può riconoscersi in qualche aspetto delle relazioni che descrivo. Attraverso le mie storie, cerco di mostrare come le persone affrontano e superano le difficoltà, e come le relazioni fra parenti possano avere sia aspetti positivi sia negativi.

5. Naturalmente il genere è quello da te tanto amato, come pure da me, ovvero lindagine investigativa, il thriller nel tuo caso, ma con un elemento in più. Vuoi raccontare qualcosa a riguardo?

Se non cè un morto non mi diverto! Scherzi a parte, in generale nei miei romanzi cè la profondità psicologica dei personaggi e la complessità delle loro motivazioni. Mi piace esplorare non solo il “chi” e il “come” del crimine, ma soprattutto il “perché”. Mi piace molto scavare nelle paure, nei desideri e nei segreti dei personaggi. In “Nessuno sa la verità”, la storia non si concentrasullindagine, ma sulle conseguenze emotive e psicologiche che la sparizione della bambina di Melania e Ivano ha sui personaggi coinvolti.

6. Che tipo di donna è la protagonista Melania? Secondo te le donne hanno un qualcosa di misterioso che le portano a saper nascondere bene la verità?

Melania è fragile. Ha un passato che ha sempre condizionato la sua vita, e ha sviluppato una forza interiore e una resilienza che la spinge e cercare di superare i suoi traumi, a volte senza riuscirci. È un personaggio affascinante e complesso, capace a volte di sorprendere.

Credo che chiunque possa nascondere bene la verità. Le donne, per molte ragioni culturali e sociali, sono spesso abituate a nascondere i loro veri sentimenti e a mostrarsi forti anche quando dentro sono tormentate. Questo non significa che siano necessariamente più misteriose degli uomini, hanno solo una capacità diversa di gestire e dissimulare le loro emozioni.

7. E ancora, da fondatrice di Agatha, pensi che le donne sappiamo scrivere meglio di chiunque i gialli e raccontare limperscrutabile animo umano?

Credo che le donne sappiano scrivere qualsiasi cosa, anche i gialli. Ci sono voluti anni per dimostrarlo, se si pensa alla fatica che hanno fatto le donne per scrivere e pubblicare soprattutto un genere che è sempre stato visto come “maschile”. Dobbiamo molto alle scrittrici del passato che sono state pioniere in questo campo.

Penso che le donne abbiano una capacità di introspezione e di osservazione delle dinamiche umane che conferisce alle loro storie una profondità particolare. Questa sensibilità arricchisce il genere del giallo, permettendo di creare personaggi a tutto tondo e storie più complete.

8. Sei anche sceneggiatrice e creatrice di format per fiction tv. Che tipo di storie desidera vedere, secondo te, il pubblico?

Non ho ancora molta esperienza in questo campo, e non è facile dire con certezza che tipo di storie desidera vedere il pubblico, poiché i gusti possono variare molto. Credo che desideri vedere storie autentiche, che riflettano le complessità della vita reale, ma con colpi di scena, suspense o momenti divertenti, a seconda del genere della storia, che le rendano coinvolgenti. Si vogliono identificare con i protagonisti, vogliono sentire empatia per le loro lotte e gioire per i loro successi.

9. Cristina, definisci la tua scrittura con tre aggettivi.

Non è facile rispondere a questa domanda. Io vorrei che fosse: coinvolgente, introspettiva e dinamica. Spero sia così.

10. In conclusione, tra presentazioni di “Nessuno sa la verità” e altre tue attività, cosa bolle in pentola per il prossimo futuro? Vogliamo anche dire dove possono trovarti sui social?

Per il prossimo futuro, ti posso dire che curerò la nuova collana digitale NERODONNA di Golem Edizioni, dedicata a storie gialle, thriller, noir e cozy mystery, di 50.000-100.000 caratteri spazi inclusi, scritte da donne. Tutte le storie scelte vedranno lincipit pubblicato su Agatha.

Le selezioni sono aperte, per chi volesse inviare un racconto, può mandarlo alla mail: proposte.editoriali@golemedizioni.it specificando nelloggetto: NERODONNA – Collana racconti.

Sui social mi possono trovare su Instagram e su Facebook con il mio nome, e per chi vuole rimanere aggiornato sulle iniziative di Agatha, può seguire la pagina Instagram: https://www.instagram.com/giallidicarta/

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QUI IL LINK DI ACQUISTO:

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Ringrazio Cristina Origone per essere stata in mia compagnia e invito tutti a seguirla.

DANIELA MEROLA