L’artista Roxy in the Box ha donato la sua opera “La Vie en Rose” al Centro di screening della mammella di I e II livello del P.T. “SS. Annunziata”, Asl Napoli 1 Centro, in via Egiziaca a Forcella 18, Napoli. La tela è stata consegnata e installata nella giornata di ieri da Komen Italia.
L’opera consiste in uno scatto fotografico che rappresenta tre donne ricoperte di palloncini, che richiamano la forma della mammella, che le donne hanno collaborato a creare insieme all’artista. Infatti i palloncini rappresentano una parte del corpo femminile molto delicata ma che responsabilità e diagnosi precoce possono salvaguardare e tenere in salute.
«L’opera nasce da una bella esperienza lunga un giorno – racconta Roxy in the Box – Quando Riccardo Imperiali, presidente Komen Campania, mi ha chiesto di realizzare un’opera per la Komen Italia, che fungesse da simbolo per la prevenzione del tumore alla mammella, ho subito pensato di creare un’opera gioiosa, che non trasportasse con sé il dolore e la paura della diagnosi. La vie en Rose è una foto che ha per protagoniste tre donne di tre differenti età, che si accompagnano in questo percorso di prevenzione».
Il progetto è quello di continuare a coinvolgere altri artisti nella campagna di sensibilizzazione dei cittadini per lo screening, come spiega Ciro Verdoliva, direttore generale Asl Napoli 1: «Crediamo nella prevenzione, come concetto di salute e non di sanità. L’evento di oggi è stato un’occasione per creare attenzione e per presentare ancora una volta centri di eccellenza come il SS Annunziata».
Il distretto 31 si occupa anche di screening di II livello, quando c’è una richiesta da parte del medico di un approfondimento di tipo diagnostico o intervenistico in caso di lesioni sospette o che si palesano come patologiche, con anche a disposizione un supporto psicologico per le pazienti.
«L’opera di Roxy è fortemente evocativa – spiega Beniamino Picciano direttore del Ds 31 – L’artista fa uso di una comunicazione diretta, con un’attenzione particolare ai colori e alla vita che si apre. Come suggerisce lo stesso titolo, il percorso diagnostico è un momento propositivo, di coraggio e di fiducia verso la vita e offre la possibilità di avere qualcuno che tende la mano a una donna in un percorso oncologico che se preso in tempo può portare a risultati ottimi».
Lo screening si rivolge alle donne in età compresa tra i 45 e i 69 anni ma la prevenzione al seno va fatta anche in giovane età.
«Per noi è fondamentale creare un ambiente che sia accogliente – racconta la dott.ssa Marcella Montemarano responsabile del centro screening – La donazione di quest’opera è il completamento della nostra volontà di supportare la donna per rendere questo percorso delicatissimo, il più agevole possibile. Trasmettiamo un messaggio importantissimo: se si ha una diagnosi precoce è possibile avere la guarigione oltre il 90% dei casi e salvare vite».
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