Metà romana e metà napoletana, ma dai lineamenti asiatici. In questi anni a Seoul mi sono saputa ben mimetizzare con la gente del posto, ma non è stato sempre così. I coreani sono una popolazione esteticamente e culturalmente omogenea dove la comunità straniera è molto limitata, e anche se ben visto, lo straniero rimane sempre un estraneo. Durante i miei primi mesi a Seoul mi è capitato spesso di esser fermata da sconosciuti curiosi, ho fatto amicizia con molti anziani del posto, meravigliati che una straniera riuscisse ad esprimersi nella loro lingua. La bellezza in tutto ciò è che i coreani non hanno preconcetti verso gli italiani, qui il classico stereotipo “pizza e mandolino” non è arrivato; posso portare le tradizioni italiane, raccontare della nostra magnifica terra, che oltretutto i coreani amano molto visitare. Come espatriata italiana ho il dovere di far conoscere il meglio dell’Italia anche a 9000 km di distanza.