Decine di salari arretrati, addirittura per alcuni fino a quaranta, e stagionali non ancora assunti: sono le due ragioni che hanno spinto questa mattina i lavoratori del Consorzio di Bonifica Aurunco – ente pubblico che si occupa di irrigazione e bonifica dei terreni, in particolare agricoli, nella piana del Garigliano, tra il Casertano e il Basso Lazio – a incatenarsi davanti all’ingresso degli uffici, a Sessa Aurunca (Caserta).
Ventidue i dipendenti a tempo indeterminato del Consorzio, che avanzano dalle venti alle quaranta mensilità; a causa delle difficoltà economiche dell’ente, che ha debiti per decine di milioni di euro dovuti – secondo quanto sostengono – anche ad una forte evasione da parte dei contribuenti – ovvero agricoltori ma anche Comuni – non sono stati assunti i 70 lavoratori stagionali, alcuni dei quali hanno preso parte alla protesta, mentre la campagna di irrigazione dei fondi agricoli non è ancora partita. Peraltro l’ente è stato commissariato dalla Regione nel 2011, e lo è ancora.
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