Gennaio, tempo di saldi. La Campania ancora una volta è tra le prime regioni italiane a far partire i saldi invernali. I saldi a Napoli iniziano presto: comincia oggi la tanto attesa “caccia” allo sconto da parte degli acquirenti partenopei e non solo. Dopo un bilancio positivo dello shopping natalizio oggi i commercianti campani si preparano a inaugurare la stagione dei saldi invernali.
L’apertura ufficiale c’è stata questa mattina, anche se molti commercianti hanno anticipato di un giorno l’inizio dei ribassi: alcuni negozi del centro hanno deciso di bruciare la concorrenza sul tempo, aprendo i battenti anche ieri, primo gennaio, approfittando della chiusura delle grandi catene di abbigliamento in un giorno festivo per attirare un gran numero di acquirenti con sconti “ufficiosi”. Oggi invece la partenza ufficiale prevede il vero e proprio boom di compratori a caccia dell’affare.
Le famiglie partenopee spenderanno, secondo le stime, circa 300 euro: meno di 100 euro a testa, ma comunque più di quanto è stato speso dalle famiglie italiane in occasione dei saldi 2014. Questi saldi arrivano a conclusione di una stagione economicamente molto favorevole per i commercianti partenopei, che hanno chiuso in bellezza il 2014 grazie anche alla maxi affluenza turistica che ha visto Napoli e la Campania invase dai turisti durante le ultime festività natalizie. A parlare di bilancio positivo è Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese della Provincia di Napoli. “Auspichiamo che ci sia un incremento anche nelle vendite dei saldi invernali”.
Se da una parte i saldi promettono quest’anno di essere soddisfacenti per tutti, acquirenti e commercianti, permane d’altra parte l’annoso problema dell’abusivismo: le vendite abusive si sono intensificate in questi giorni festivi, che hanno visto le strade della città popolarsi come non mai di venditori ambulanti non autorizzati, perlopiù di alimenti, ma anche di capi di abbigliamento e altri accessori contraffatti. Una grave piaga, quella dell’abusivismo, che mina alla base i guadagni del commercio regolare, rappresentando una concorrenza impari e fuorilegge. Le attività di contrasto messe in atto in questi giorni festivi dalle forze dell’ordine, che hanno visto schierarsi in prima linea gli uomini della Polizia Municipale, se certamente hanno contrastato in parte il fenomeno dell’abusivismo, non sono tuttavia riuscite a estirparlo: una nota dolente per l’immagine della città di Napoli, che si conferma purtroppo ancora una volta, e nonostante gli sforzi, capitale della contraffazione, con danni per tutti: acquirenti, commercianti, e per lo Stato, che a causa dell’abusivismo ha perso, nel giro degli ultimi 5 anni, almeno 2 mld di tasse.
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