Al via il Salone del Libro di Torino 2023. “Il primo giorno del Salone sono sempre emozionato, una cosa bella è vedere arrivare gli studenti, c’è l’emozione di sempre, certo quello del primo anno è ineguagliabile”. Così il direttore editoriale a margine dell’inaugurazione della kermesse libraria che si è aperta oggi al Lingotto a cui hanno partecipato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Al Salone – ha aggiunto – si segue la regola del buon vicino, si viene sicuro di voler venire per qualcuno e poi vedi un altro autore che ti interessa. Questa è la magia del Salone”.
Alla sua ultima edizione, Lagioia – accolto da una standing ovation – ha detto: “E’ la mia ultima edizione da direttore ma non certo l’ultima da visitatore. Sono felice perché lasciare un’istituzione molto più forte di come l’hai trovata credo sia l’ambizione di tutti”.
“Stiamo lavorando a una legge sul libro che abbia due strumenti qualificanti: da un lato un equo canone sulle librerie e dall’altro un contributo a fondo perduto per i giovani under 35 che vogliono aprire una libreria”, ha affermato Sangiuliano spiegando che il primo strumento servirà “a vincolare i comuni e gli enti pubblici ad affittare a prezzo calmierato i locali per evitare lo spopolamento delle librerie nei centri storici”.
Quanto al Salone, Sangiuliano ha spiegato che “è un evento cresciuto, di dimensione internazionale”, sottolineando di essere “un appassionato di libri, ne possiedo circa 15mila. Il libro è nutrimento dell’anima”, ha concluso il ministro.
“Il Salone del Libro è un evento che è cresciuto sempre di più, ha assunto una dimensione internazionale, conferisco un fondamentale valore allo strumento del libro perché ritengo che il libro sia nutrimento dell’anima di ciascuno di noi, sia un momento di arricchimento spirituale. Chi mi conosce sa che libri sono la mia grande passione, ne posseggo 15 mila, quindi in questo momento si intreccia un interesse istituzionale con una passione personale e quindi non credo ci sia miscela migliore”, ha detto ancora.
Interpellato, poi, sulla vicenda dei vertici del Salone che ha tenuto banco nelle scorse settimane, Sangiuliano ha osservato: “Noi non facciamo parte della governance del Salone del libro, è una questione che appartiene a chi è proprietario del marchio, alla Regione e al Comune. Se un domani si dovesse pensare a un nuovo strumento giuridico ce ne faremo carico”.
“Il problema serio da porsi è come invertire la tendenza alla non lettura dei giovani. C’è un gruppo minoritario che legge moltissimo e una stragrande maggioranza che non legge quasi niente. Credo che il Salone del Libro, che è un successo italiano con tutta la sua filiera, possa affrontare questo problema”, ha affermato La Russa, intervenendo alla cerimonia inaugurale del Salone internazionale del Libro di Torino.
Il numero uno di Palazzo Madama ha, poi, raccontato che quando, alcuni anni fa, regalò un libro di Ken Follett al figlio più piccolo “non mi chiese di cosa di trattava o perché gli suggerissi di leggerlo ma quante pagine avesse. Una delle reazioni dei giovani che considero incomprensibili, ma confrontiamoci su questo, cioè che il motivo del no alla lettura è il tempo che pensano di dovere impiegare a leggere. Sono abituati ai messaggini che durano pochi secondi, per loro conta il numero delle pagine. Chiedo, quindi, al ministro Sangiuliano, che è una forza della natura, di studiare iniziative” ha detto ancora La Russa.