Giovedì 24 giugno, alle ore 18.45, al Salotto Letterario di Agape, per trattare il tema “La voce della coscienza” sarà presente Letizia Vicidomini, una tra le più apprezzate signore in giallo dell’attuale panorama letterario.
Giovedì 24 Giugno -ore 18,45 – al Salotto Letterario di Agape un gradito ritorno; per trattare il tema La voce della coscienza sarà con noi Letizia Vicidomini, una tra le più apprezzate signore in giallo dell’attuale panorama letterario. Già amica del nostro Centro Culturale, insieme a lei attraverso il suo recente romanzo Il segreto di Lazzaro, edito da Homo Scrivens, entreremo in una storia intensa ed emozionante che si snoda tra fughe e ritorni sul filo della nostalgia per gli affetti recisi.
Un vissuto familiare impensabile e indicibile e una traumatica esperienza diretta di un fatto di sangue metteranno a dura prova la voce della coscienza del giovane protagonista, inducendolo a fuggire dalla terra natia verso una meta a lui sconosciuta, l’Argentina.
Lazzaro Romano poco più che diciasettenne lascia Cisternino, un dolce paese pugliese appollaiato sulla valle dell’Itria, accodandosi al suo amico fraterno Michele che con la propria famiglia emigra a causa di un crollo finanziario. Con sé Lazzaro porterà oltreoceano l’amore di sua madre e di sua sorella Livia, il disappunto di suo padre e il suo astio per lui. Serrato nel baule della sua coscienza, un segreto inconfessabile che tinge di noir la narrazione.
Lì nella nuova terra, dove trascorrerà trent’anni della sua avventurosa esistenza, si intrecciano amori e amicizie, gioie, perdite e sofferenze per le lotte personali e collettive.
A fare da sottofondo la melodia sensuale e avvolgente del tango argentino che sembra riecheggiare tra le pagine, quasi ad accompagnare le sensazioni e le emozioni del personaggio. Accanto a lui ruotano figure femminili di forte impatto esistenziale, Manuela il grande e travolgente amore di gioventù e Antonia, lasciata adolescente e ritrovata al rientro in patria donna matura che gli regalerà serenità e prole. Tra i personaggi maschili spicca Jacinto, l’amico che aveva affiancato Michele nel suo cuore ma che perde troppo presto.
Tutti incideranno in modi diversi nella sua vita e sulle sue scelte, non sempre facili da compiere o da accettare in un contesto sociale particolare come la dittatura di Allende, le ingerenze delle criminalità organizzate, la difesa dei diritti dei lavoratori schiavizzati nelle miniere sparse nel vasto territorio andino. Lazzaro in quei lunghi anni matura e insieme a lui il suo senso dell’etica e quando la voce della coscienza gli imporrà di ritornare nella sua terra d’origine per svelare quel segreto, pesante come un macigno, non si sottrarrà.
Quella nostalgia che lo aveva attanagliato per lunghi anni si dirada come le nuvole, che lui ha amato fin da piccolo, quando riabbraccerà la sua amata sorella e la bella famiglia che si è costruita. Lazzaro ora è pronto a dirimere il groviglio del passato per poter rinascere.
La penna incisiva e suggestiva di Letizia Vicidomini, giocando sul doppio ruolo del narratore interno ed esterno, ci regala un romanzo sapientemente orchestrato in un andirivieni tra spazio e tempo in cui il lettore si muove insieme al protagonista entrando appieno nella sua vita, fino a sciogliere con lui i nodi più dolorosi per poter guardare con serenità ad un futuro “tutto da scoprire”.