La Procura di Napoli ha consegnato questa mattina 5 avvisi di garanzia per la morte del piccolo Salvatore Giordano, travolto sabato scorso dal crollo dei calcinacci dalla Galleria Umberto I di Napoli. Come previsto, la tragica morte del ragazzo, avvenuta ieri, ha determinato una accelerata nelle indagini da parte del pm Giovanni Colangelo, dei sostituti Stefania Di Dona e Lucio Giugliano e del procuratore aggiunto Luigi Frunzio, nonché un aggravamento dei capi d’accusa a cui gli imputati dovranno rispondere.
Svolta nelle indagini: adesso l’accusa è di omicidio colposo. Due i filoni dell’inchiesta
Ora non si indaga più per lesioni, ma per omicidio colposo. Reato per il quale la Procura avrebbe già individuato 5 presunti colpevoli. Ancora incerta la data dell’autopsia, a cui dovranno per legge assistere anche i legali delle parti “incriminate”: probabilmente si terrà tra oggi e domani. In programma anche delle verifiche tecniche sulle parti interessate dal crollo. Sono due i filoni dell’inchiesta: uno relativo all’allarme, lanciato da più parti negli ultimi mesi che hanno visto la Galleria Umberto I protagonista di cedimenti sempre più importanti, e rimasto inascoltato da parte delle istituzioni competenti; l’altro relativo invece all’accertamento delle responsabilità per quanto riguarda il tratto di cornicione crollato, che al momento rimane ancora “senza padrone”, nel costante gioco di rimpallo di competenze tra pubblico e privato. Sono questi i punti su cui l’inchiesta mirerà a fare luce per accertare tutte le responsabilità in causa nella tragica morte del 14enne.