Se non si riuscisse a porre rimedio, ben presto il Teatro Trianon di Napoli diverrà un supermercato. Portavoce della mobilitazione popolare «Salviamo il Trianon» per impedire il triste destino del Teatro Trianon sono il sindaco Luigi De Magistris, l’assessore alla cultura Nino Daniele, Legambiente, Evaluna e Corriere del Mezzogiorno, i quali hanno scritto alla Sovrintendenza per i Beni architettonici di Napoli Nino Cozzolino affinché venga imposto il vincolo e la tutela pubblica del bene.
Scrive il primo cittadino che «le vicende che di recente hanno condotto nuovamente alla nuova chiusura del Teatro Trianon Viviani, teatro pubblico napoletano, costituiscono motivi di grande preoccupazione. Ciò non solo per l’impoverimento dell’offerta culturale, ma anche e soprattutto per le drammatiche ricadute sui livelli occupazionali. Avvertiamo l’obbligo, altresì, di intervenire per evitare la definitiva scomparsa del teatro del popolo della città, ora che sono note concrete ambizioni di acquisto del bene da parte di soggetti che ne muterebbero la destinazione d’uso in un supermercato».
Per De Magistris e Daniele il Teatro Trianon «possiede, da sempre, una riconosciuta collocazione storica, culturale ed artistica (…). Sorto, infatti, nel 1911 nel centro storico Unesco di Napoli, la sala (al cui interno insiste addirittura un reperto greco risalente al IV-III sec. a. C.) ha svolto la funzione fondamentale di valorizzazione e diffusione della cultura musicale della canzone napoletana (…). Nel corso degli anni hanno calcato il palcoscenico le maggiori famiglie di teatranti della nostra città: dagli Scarpetta ai De Filippo, dai Viviani ai Taranto, dai Maggio ai Di Maio, nonchè attori quali Nicola Maldacea e Totò, e cantanti dell’importanza di Elvira Dannarumma, Mario Pasqualillo, Salvatore Papaccio. Il teatro Trianon ha conosciuto anche la prestigiosa direzione del Maestro Roberto De Simone».
Solidale all’iniziativa anche l’ex sindaco di Napoli ed ex governatore della Campania Antonio Bassolino che in un cinguettio su Twitter interviene scrivendo che«si metta il vincolo e la Regione cerchi di riaprire un teatro che è presidio di cultura per Forcella e per Napoli».
Domani la trasmissione radiofonica della Radiazza, condotta da Gianni Simioli e con la pèartecipazione di Francesco Emilio Borrelli eseguirà un appuntamento speciale per la campagna in favore del Teatro Trianon. La Radiazza fa sapere che ha aderito «sin dall’inizio alla campagna “Salviamo il Trianon” di Legambiente, Evaluna e Corriere del Mezzogiorno, ma purtroppo per ora non è successo nulla. Per questo bisogna rilanciare la mobilitazione pubblica e mediatica».
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