Dopo il mancato raggiungimento di un punto d’accordo, Salvini precetta il personale, dimezzando di fatto lo sciopero dei trasporti, che invece di concludersi domani 14 luglio alle ore 2, terminerà oggi alle 15.00
“Ho appena firmato l’ordinanza che dimezza lo sciopero dei treni proclamato dai sindacati per domani. Il diritto allo sciopero e’ sacrosanto, ma era impensabile lasciare a piedi un milione di pendolari in una giornata che prevedrà temperature intorno ai 35 gradi in tutto il Paese”. Con queste parole su Facebook il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini annuncia il dimezzamento dello sciopero dei treni indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ultratrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal. “Da ministro, il mio pieno impegno per garantire un confronto risolutivo tra le aziende e i sindacati in modo da dare risposte a lavoratrici e lavoratori delle ferrovie, rispettando però il diritto alla mobilità di tutti” ha poi continuato Salvini.
È stata la Commissione di Garanzia sull’attuazione della legge sugli scioperi a suggerire questa riduzione, sostenendo che si dovevano ridurre gli effetti di disagio per i cittadini, dato che c’è stato un mancato accoglimento da parte dei sindacati all’evitare il coinvolgimento di entrambe le aziende del trasporto ferroviario in questo sciopero.
“La presentazione è un’iniziativa, vergognosa, sbagliata e illegittima” è stata la replica di Stefano Malorgio, segretario generale della Filt-Cgil, che ha poi concluso “Le astensioni dal lavoro sono state dichiarate secondo le leggi vigenti, valuteremo in sede legale come rispondere all’iniziativa di comprimere il diritto costituzionale di sciopero“.
Si conferma invece lo sciopero del 15 luglio del personale di terra aeroportuale di 8 ore, dalle 10 alle 18, dato che, anche in questa circostanza, mancano avanzamenti sostanziali nella trattativa.