Al teatro San Carlo di Napoli folla e polemiche per la prima del film di Sergio Rubini ‘I fratelli De Filippo’ alla quale ieri hanno partecipato anche i presidenti del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e della Camera, Roberto Fico, il sottosegretario Enzo Amendola e il sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi.
Per poter assistere allo spettacolo era necessario munirsi degli inviti rilasciati dal botteghino. Fuori la biglietteria si è creata ressa, una lunga fila di persone per poter accedere all’interno del teatro.
A pochi minuti dall’inizio della proiezione del film, ispettori della vigilanza sanitaria dell’Asl Napoli 1 Centro sono intervenuti in sala e nel foyer del Massimo per accertare se vi fossero o meno assembramenti e persone con la mascherina su naso e bocca. Una visita arrivata dopo le dichiarazioni del direttore generale dell’Azienda sanitaria locale, Ciro Verdoliva, che per protesta ha preferito non assistere alla visione del lungometraggio nonostante fosse munito di invito.
“Arrivare al teatro San Carlo all’orario stabilito dagli organizzatori via email e trovare un simile assembramento credo sia prima di tutto un insulto ai nostri sforzi quotidiani nella lotta alla diffusione del contagio. Per questo – ha spiegato Verdoliva – anche se a malincuore ho deciso di andare via. Prima però ho chiesto alle forze dell’ordine di intervenire con gli organizzatori dello spettacolo, così da sciogliere il prima possibile quell’assurdo assembramento. Ho anche attivato il dipartimento di prevenzione per un’immediata verifica di come l’evento è stato organizzato, per capire se e quali misure erano state prese, ma di certo io non ho visto nessun servizio d’ordine per il governo della fila. Voglio ringraziare le forze dell’ordine che hanno preso immediatamente atto della situazione e hanno fatto sin da subito quanto possibile per allentare la calca. Questa è certamente una serata da dimenticare, che non rispecchia gli sforzi fatti per combattere la pandemia”, ha concluso Verdoliva.
Secca la smentita della Petito Produzioni che ha “rigettato totalmente” la ricostruzione fatta dal direttore generale della Asl Napoli 1 Centro. Gli organizzatori dell’evento hanno sottolineato di non essere responsabili di ciò che avviene all’esterno del teatro e hanno assicurato di essere “pronti a dimostrare che, negli ultimi 20 giorni, abbiamo lavorato per far sì che la serata avvenisse nella massima serenità, anche per la presenza di alte cariche dello Stato”.