A San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, esiste un modello di best practice, lodato dalla Commissione Ue.
Un Centro antiviolenza e la più grande casa di accoglienza per donne maltrattate dell’area vesuviana sorgono in due immobili confiscati alla criminalità organizzata, grazie a risorse della Comunità Europea. A San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, esiste un modello di best practice, lodato dalla Commissione Ue: Jo Govaerts, belga, componente della Direzione generale Politica regionale urbana si è recata qui in visita insieme a Nadia Tempesta, componente della Direzione generale Occupazione Affari Sociali e Inclusione, accompagnate dal vice prefetto Valentina D’Urso, e ne hanno apprezzato il lavoro di supporto e assistenza alle donne che soffrono.
Sia la Casa antiviolenza, sia il Centro si trovano in due appartamenti distinti, non lontani, assegnati dall’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati al Comune di San Giorgio a Cremano e sono stati recuperati grazie ad un finanziamento di oltre 250mila euro attraverso il Programma Operativo Nazionale Legalità FESR FSE 2014 – 2020, un piano di investimento settennale gestito dal Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nell’ambito delle politiche di coesione.
‘Non aver paura di chiedere aiuto’: lo slogan che campeggia sulle locandine informative del Centro, una mano tesa alle donne vittime di soprusi psicologici e aggressioni fisiche.
Un appartamento ospita la Casa di accoglienza ‘Maria’ aperta a donne maltrattate, con o senza figli, gestito da personale con competenze specifiche nel campo della violenza di genere: all’interno la struttura dispone di nove posti letto e spazi dotati di tutti i comfort.
In un altro stabile, il Centro antiviolenza offre gratuitamente, nel rispetto della privacy, consulenza psicologica e legale. A disposizione il numero verde 800 148724 dove è possibile raccontare ad un operatore professionista le proprie problematiche e fissare colloqui preliminari in sede.
Di recente sono stati implementati gli orari e il personale al servizio di vittime di abusi e violenze: vi lavorano due psicologhe, un assistente sociale, un responsabile dell’accoglienza, due avvocati, un responsabile amministrativo. Professionisti in grado di offrire sostegno a chi è vittima di abusi e violenze, con la massima competenza e umanità possibili. A gestire le due strutture è Pentagono Consorzio di cooperative sociali.
“E’ stato un onore per noi ricevere i complimenti della Commissione Europea che considera questo progetto un modello da esportare” commenta il sindaco Giorgio Zinno “Le nostre best practice diventano un esempio a livello internazionale che ci rende fieri soprattutto per aver saputo convertire beni in uso alla criminalità in luoghi di legalità, assistenza recupero e sostegno”.
Giuseppe Giordano, assessore comunale alle Politiche Sociali: “Un successo importante, un presidio di legalità sul territorio per contrastare la violenza di genere”.
Per info: www.centroantiviolenzasangiorgioacremano.it