Un milione e 200 mila telefoni cellulari per 30.000 abitanti
La Guardia di Finanza – in seguito ad approfondite indagini coordinate dal Procuratore della repubblica del Tribunale di Forlì, Sergio Sottani e dal Pm Filippo Santangelo – ha smascherato una maxi evasione fiscale da 155 milioni di euro, nel settore della telefonia mobile. Sette le persone denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. Implicata una primaria società di telefonia che, avrebbe destinato con esportazioni fittizie, al mercato della Repubblica di San Marino che conta appena 30 mila cittadini, un milione e 200 mila telefoni cellulari.
La frode si sarebbe verificata nel periodo 2007-2009, procurando vendite per circa 155 milioni di Euro. L’azienda infatti, “operando in un ben collaudato meccanismo fraudolento posto in essere attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento di 6 società “sponda” residenti nella Repubblica di San Marino e di 48 società nazionali operanti con il ruolo di “filtro e cartiere”, metteva in atto operazioni pseudo- commerciali appositamente create al fine di sottrarre l’Iva in danno dell’erario”, spiegano gli uomini delle fiamme gialle. Questo sistema, risaputo come “frode carosello”, veniva attuato con la duplice finalità di immettere nel mercato italiano i telefoni a prezzi modici e di frodare le casse dell’erario italiano con il procedimento del cosiddetto “lavaggio dell’ Iva”.