L’ultima proroga, di L’ultima proroga, di soli due mesi, è arrivata ieri. Se non si trova l’accordo per la riqualificazione dello stadio i preliminari di Champions si potrebbero giocare nello stadio di Palermo, è arrivata ieri, in extremis. Il futuro dello stadio San Paolo resta ancora incerto, per non dire oscuro. Nessun accordo ufficiale è stato ancora raggiunto. Il tempo stringe, e il destino della Ssc Napoli resta avvolto dal mistero. Perché, se non si troverà un accordo per la riqualificazione del San Paolo, che preveda dettagliatamente i costi, le modalità di trasformazione della struttura e soprattutto i finanziatori, la squadra del Napoli potrebbe essere costretta a “migrare” altrove per disputare le sue partite.
Per la Uefa è richiesta una convenzione di un anno: se non si trova l’accordo il Napoli giocherà a Palermo
Anche perché per la Uefa, fanno sapere dalla SscN, è richiesta una convenzione di almeno un anno. Mentre qui si naviga ancora in alto mare. Un iratissimo De Laurentiis potrebbe dunque essere costretto a “fittare” lo stadio di un’altra squadra per disputare le partite dei preliminari di Champions League. Il più “papabile” sembra essere quello di Palermo. Uno “smacco” – e una trasferta forzata – per la squadra e per i tifosi che la società non può davvero permettersi.