Il cavaliere Michele Cutro è l’inviato d’assalto a Sanremo 2016 con “Di Michele Cutro, perché Sanremo è Sanremo”. Questo per qualche anno è stato lo slogan di apertura di uno degli eventi più importante nella storia della musica italiana, il più che blasonato Festival di Sanremo. Uno slogan che in quattro parole sintetizza quello che in effetti non si può spiegare perché il festival è storia, musica e tradizione e divertimento, è creatività musicale, un talent scout e gossip.
Sanremo 2016: il cavaliere Michele Cutro e Giuseppe Caruso
A vivere questa magia giorno per giorno dal 9 al 13 febbraio sarà un lucano, l’eccentrico cavalier Michele Cutro e con lui Mister Eleganza direttamente dalla Sicilia Giuseppe Caruso fotomodello e attore. L’inviato dalla Gazzetta del Mezzogiorno Puglia e Basilicata avrà l’onore di essere ospite a Sanremo come critico e opinionista del festival sanremese.
Quest’anno, giunto alla sua dodicesima edizione, la direzione di casa Sanremo ha un marchio lucano.
Ad essere ospite in questo salone, quest’anno soltanto due testate lucane, Radio tour.fm con una trasmissione e La gazzetta del Mezzogiorno con appuntamento giornaliero. Il matador di questi appuntamenti sarà solo il cavalier Cutro già noto alla radio e alla stampa per aver organizzato sfilate di moda tra la Basilicata e la Campania, Miss Italia, tappe regionali e provinciali e Mister Gay Italia, Moda Mare Positano. Con lui sarà presente il suo braccio destro Giuseppe Caruso che con la sua eleganza porterà un clima di raffinatezza.
Caruso, entusiasta per l’avventura che lo vedrà coinvolto, non si è fatto cogliere impreparato. Ha studiato le vicende private, i look e le canzoni che ogni singolo concorrente del Festival porterà sul palco. Il suo compito sarà di “pizzicare” i presenti alla kermesse con domande non banali e cercando di scoprire retroscene e del gossip del momento, entrare nelle varie strutture alberghiere e curiosare i palati dei propri artisti.
Il cavaliere Michele Cutro premette: “Negli ultimi anni, il trampolino di lancio per iniziare una carriera musicale è il talent show. Vetrina utile ma anche pericolosa che diffonde una cultura sbagliata. Infatti, conferma la convinzione che la musica sia lo scopo per raggiungere la popolarità (quasi sempre effimera). Il 66° Festival della Canzone italiana è un festival di reality. La musica è invece un’arte dalle implicazioni profonde che, con l’emozione, non solo può colmare l’ego dell’artista ma soprattutto il vuoto esistenziale dell’ascoltatore. Esistono molti centri qualificati che danno la possibilità ad artisti emergenti di imparare e prepararsi all’ingresso nel mondo dello spettacolo. In genere però in molte scuole si commette l’errore di cercare di modificare, plasmare il talento naturale personalissimo degli allievi a insindacabile giudizio di maestri e, o peggio ancora, del mercato”.
Il cavaliere Michele Cutro e Caruso continuano: “Il nostro progetto invece si basa su una considerazione: gli artisti degli anni ’60 e ’80 (oltre che musicisti, cantanti, anche attori, ballerini, presentatori, ecc ) tutt’ora in auge e comunque ricordati, non hanno fatto altro che trasmettere il proprio talento e la propria unicità. Possiamo ad esempio ricordare gli artisti che hanno avuto la vera personalità originale, un’anima profonda capace di coinvolgere milioni di persone, come l’indimenticabile Mia Martini. La sua arte mai finita con lei, resta viva nella musica italiana e la nostra ambizione è riuscire, insieme a Caruso, a scoprire e aiutare artisti capaci, che abbiano la consapevolezza della propria arte e del proprio dono e di portarla avanti come ha fatto Mimì che è riuscita a trasformare la sua sofferenza interiore in una sublime maturazione artistica”.
Per quanto riguarda le giornate del Festival sanremese, le redazioni lasceranno una linea aperta al cavaliere che potrà collegarsi, ogni qual volta lo riterrà importante. Alcune indiscrezioni informano che il cavaliere Michele Cutro e Giuseppe Caruso faranno irruzione anche sul red carpet e il loro look, saremo certi, non passerà inosservato; mantelle ottocentesche, cravattoni elegantissimi e colli di pelliccia di Astrakan, occhiali anni ’50 e frac di tutti i colori. Il cavaliere ha messo in agenda un bacio a Gabriel Garko in diretta, mentre Caruso un’intervista a Mara Maionchi in veste di discografica.
Ogni divo che si rispetti ha il suo seguito un entourage composto da un truccatore di fiducia, Antonio Narciso visagista, e inoltre a curare la parte optrometrica, ci sarà il signor Angelo Ciniglio del centro benessere visivo di Ottaviano che fornirà delle montature di ultima generazione. A curare gli abiti, la grande boutique Milano, di Giovanni e Francesca in Piazza di Terrasini di Palermo dove si svolgerà il 18 marzo un flash-moda con testimonial Caruso. L’eleganza del Cavaliere e di Giuseppe Caruso farà non solo molto parlare ma sarà sicuramente oggetto di attenzione mediatica. Non ci resta quindi che aspettare che il sipario del teatro Ariston venga alzato e aspettare che il ritornello venga intonato e ascoltare e leggere cosa il cavaliere creerà con la sua irriverenza. Perché Sanremo è Sanremo.
Sanremo 2016: ecco le foto