E dopo la prima classifica, Sanremo sta PURTROPPO cadendo nell’ovvio. Dopo tutti questi preamboli, premesse e buoni propositi, ahimè, il Festival è in caduta rapida. Era stato promosso come festival della novità ma, guardando i primi tre in classifica, la novità non c’è per niente. C’è almeno qualcuno che pensava sarebbe andata diversamente? Il popolo italiano non si smentisce mai.
Stamattina, in cerca di un’anima pia alla quale fare due domande sul festival, 10 su 10 ci hanno risposto che non stavano seguendo Sanremo e perché? Lo trovano un festival svuotato dalla tradizione e altamente politico. Alcuni hanno detto COMUNISTA. Beh, se lo fosse stato, chi sarebbe andato veramente sul podio?
Noi non ci credevamo, abbiamo raccontato di queste prime due serate cose positive più che negative ma questa sera, le nostre aspettative di una rivoluzione della musica italiana sono cadute miseramente. Non si tratta di inculcare alle persone quale musica deve piacere e quale non, ma di almeno riconoscere il messaggio della canzone. Tutte le canzone sono belle ma, meglio una che parla di una storia d’amore o una che parla dei giovani che cercano di far sentire la propria voce?
Si parla tanto di dare spazio alla creatività, alla novità e alla vera musica ma a quanto pare stiamo tornando sempre più indietro e un pò è colpa anche del fenomeno commerciale e della vendita libera delle immagini di questi artisti.
A parte questa premessa un pò lunga, è giusto dare spazio alla serata e a ciò che è successo. Tema principale, la violenza sulle donne.
Questa mattina, in molte piazze del mondo, si è assistito a dei flash mob in onore della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e Luciana Litizzetto, dovendosi esibire come tutte le vallette sanremesi almeno una volta in una coreografia, ha colto il momento giusto per ballare in un grande flash mob sanremese dando omaggio al ONE BILION RISING e dare la sua opinione sul rapporto uomo- donna.
La tradizione si fa sentire anche questa sera con il ritorno di Albano, in completo rigorosamente blu, abbinato al premio assegnatogli da Laura Chiatti che ha duettato con lui. E ancora, Roberto Baggio e una commovente lettera ai giovani e poi Anthony Hegarty con la sua “You’re my sister” (un altro omaggio alle donne) e la giovane pianista Eleonora Armellini che ha preparato al piano una composizione del romantico Chopin.
E, infine, si sono scontrati gli altri quattro giovani per il posto in finale. Due i vincitori di questa manche e cioè: Antonio Maggio (rigorosamente in rosso) con la sua “Mi servirebbe sapere” e Ilaria Porceddu (oggi regina di cuori e domani?) con la sua “In equilibrio” con il ritornello in sardo.
In attesa di una serata che ci faccia ricredere, ad aggiornarci. Siete d’accordo o siamo stati un pò troppo velenosi?
Naomi Mangiapia , Nicola Vitale