Sapna chiede 52 milioni di euro al Comune: la replica del vicesindaco Sodano

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“La competenza per il trattamento e smaltimento dei rifiuti era in capo a Provincia e Sapna per l’anno 2013”

di Redazione

Dopo che la Sapna, società della Provincia, aveva reso noto di aver chiesto il sequestro conservativo di 52 milioni di euro nei confronti del Comune di Napoli per crediti relativi al 2013, non si è fatta attendere la replica da Palazzo San Giacomo, giunta nella serata di ieri, attraverso il vicesindaco Tommaso Sodano:

“Il Comune di Napoli ribadisce che per l’anno 2013 la competenza per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti era in capo alla Provincia e alla Sapna e che, per ritardi connessi al passaggio dalla Tarsu alla Tares, il Comune di Napoli ha previsto il pagamento delle rate a partire dal mese di novembre e le successive rate il 31 gennaio, il 31 marzo e il 30 aprile.

Il Comune di Napoli, come concordato in Prefettura con le altre istituzioni, si è impegnato a trasferire le somme appena incassate ed infatti a dicembre abbiamo trasferito alla Sapna 7 milioni di euro e, questa settimana, altri 8 milioni. Non c’è dunque alcun ritardo da parte del Comune e, per gli anni precedenti il 2013, per scelta autonoma della Provincia, la riscossione dei tributi era effettuata direttamente dalla Provincia stessa: quindi non esiste alcun nostro debito pregresso verso essa. Chiediamo perciò alla Sapna il rispetto degli accordi sottoscritti in Prefettura.

Con l’approvazione della legge regionale sulla definizione degli ATO, a partire dal prossimo 1 luglio, il Comune si farà carico direttamente anche del servizio di trattamento dei rifiuti e quindi si semplificherà anche il meccanismo di gestione del servizio di riscossione”. 

21 febbraio 2014