Il tecnico azzurro Maurizio Sarri al ritorno in conferenza stampa da Castel Volturno: “Stanchi? Più psicologicamente che mentalmente. Noi vogliamo vincere, non dobbiamo, è diverso”. Parole anche per la “Cholomania”: “Se giocassi mezzora solo di contropiede mi alzerei e andrei via”.
Ottimo o Straordinario?
Sono questi gli aggettivi che Sarri riserva rispettivamente a terzo e secondo posto. Con dati alla mano, alla Mazzarri: “In Serie A abbiamo il maggior possesso palla, più alto numero di occasioni da gol, il baricentro più alto, minor numero di tiri subiti, ci manca un po’ di mentalità per tradurre tutto questo in punti. Se a torino avessimo fatto gol all’88’ invece che prenderlo avremmo avuto una mentalità differente, un paio di eventi negativi sfortunati ci hanno condizionato, la crescita passa anche per questo saper accettare quello che ci succede e saper andare avanti”. Risvegliatosi dal sogno Scudetto, ora gli azzurri devono difendere un secondo posto dall’assalto della Roma di Spalletti, sulla loro squadra il Torino di Ventura: “Dobbiamo essere bravi a far pesare nel corso della partita il fatto di avere motivazioni tangibili, il torino ha raccolto poco rispetto a quanto meritava e Ventura è uno dei migliori tecnici del campionato italiano. All’andata abbiamo avuto problemi, l’abbiamo risolta dopo una mezzoretta, contro le squadre di Ventura è sempre difficile”.
Tutta colpa di Freud
La psicologia, fattore fondamentale nel calcio: il Napoli comincia ad accusare, per stessa ammissione del tecnico, un po’ di stanchezza da quel punto di vista, mentre i dati fisici parlano di uno dei momenti più floridi della stagione. Così può fare la differenza anche l’impostazione della partita: “Il Napoli vuole vincere, non deve vincere”, tuona il mister, ribadendo da un lato la straordinarietà dei risultati raggiunti e forse dall’altro il pericolo di giocare con eccessiva pressione addosso. Fondamentale sarà ancora una volta il bomber Higuain, a -3 dal record di gol segnati in Serie A, ma per Sarri conta solo una cosa: “Higuain deve aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi, qualora arrivare anche il record ben venga. Pensiamo al Napoli, sogno di vederlo in Champions innanzitutto, poi magari in un futuro, anche da protagonista”.
C’holo spasmo per Ranieri
Per un miracolo sportivo che dà lustro ce n’è un altro che annoia: questo in sintesi il pensiero del tecnico toscano riguardo i colleghi Ranieri e Simeone. “Leicester? In Italia sono stati vinti campionati dal Verona, dalla Sampdoria“, specifica Sarri, “ogni tanto queste cose succedono anche per fortuna mia che non ho mai allenato la più forte del campionato e qualche volta ho vinto. È bello che abbia vinto Ranieri perché dà la sensazione che il movimento degli allenatori italiani”. Poco divertimento invece dal vincente calcio del Cholo Diego Pablo Simeone: “È il calcio che è così gli anni 80′ sono stati segnati sia dalle imprese di Trapattoni che da quelle di Sacchi: io se faccio una partita difesa e contropiede dopo mezzora vado via, se non volevo divertirmi sarei rimasto in banca”.