Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato al termine della sfida con il Feyenoord in conferenza stampa. Non nascondendo tutta la sua rabbia per il gol subito allo scadere della partita. “Sul finale di partita sono uscito così incazzato, che neanche ricordavo avessimo vinto. Non si possono prendere gol così. Però in una gara comunque accorta e in cui la squadra non ha concesso nulla. Se non nell’episodio del rigore e del gol allo scadere”.
Ha visto la squadra sfilacciata e svogliata?
“Forse tra il 15′ e il 30′. Ma per il resto no. Abbiamo fatto tre gol su riconquista alta della palla”.
E’ arrivata la nona vittoria su dieci partite. Segnando 30 gol in 10 partite. La determinazione diversa tra Champions e campionato di cui parlavi ieri l’hai vista fino in fondo?
“Sì, ma quello che ho sentito nell’aria l’ho visto anche allo stadio. C’è molta maggiore convinzione anche da parte del pubblico. Basta vedere i presenti di questa sera. Se col Benevento facciamo 50 mila spettatori e molti meno stasera qualcosa si annusa. Evidentemente le gare di Coppa sono viste più come una festa. Però oggi ho visto un atteggiamento diverso rispetto alla sfida in Ucraina”.
Le risposte che ha avuto danno la percezione reale che la qualificazione agli Ottavi sia un obiettivo a portata di mano.
E’ un obiettivo perseguibile, ma non facile.
Perché Ounas nel finale non è entrato? E una parola su Reina, che ha parato il rigore in un momento importante.
“La prestazione di Reina è stata di ottimo livello. Prendendo il 2-1 a quel punto della gara sarebbe diventata una partita diversa. Anche senza dover fare interventi importanti si vedeva che aveva un grande grado di attenzione. I cambi sono stati normali. Non c’era bisogno di stravolgere la gara, ma di solidità ed equilibrio”.
Rog per Callejon è una soluzione su cui sta lavorando?
“E’ una scelta da Champions. La panchina in Champions è così corta che devi fare delle scelte sui ruoli. Per questo preferiamo avere più centrocampisti che attaccanti con noi. Rog e Zielinski fanno parte dei giocatori che possono adattarsi. Ounas avrebbe dato squilibrio”.
Il Napoli è finalmente una squadra più consapevole e matura, che non ha per forza il bisogno di mettere il piede sull’acceleratore per vincere?
“Da un certo punto di vista sì, ma una squadra più matura non concede un rigore e quel gol a tempo scaduto. E’ una maturità non ancora globale”.
Seconda gara consecutiva per Maksimovic. Lo vede più inserito nei meccanismi?
“Ha fatto una partita di ottimo livello. A Ferrara è stato un po’ più contratto, ma stasera ha giocato bene. Nell’occasione del loro gol ha avuto una disattenzione con Koulibaly e non si sono capiti. Ma perché non buttare la palla fuori a 12 secondi dalla fine, mettendosi a palleggiare? Io li esorto sempre a giocare, ma ogni tanto ci vuole un po’ di pragmatismo”.
Come stanno Albiol e Chiriches?
“Vlad sta abbastanza bene. Ha avuto un paio di problemi diversi l’uno dall’altro. Una lussazione alla spalla e poi un colpo al piede in allenamento. Ma è rientrato in gruppo solamente ieri da Bologna. Raul ha questo problemino alla schiena. Una irradiazione al flessore che non gli dà buone sensazioni e sarebbe stato rischioso farlo giocare”.
Quanto tempo avrà bisogno Hamsik per tornare alle prestazioni migliori?
“Alle prestazioni migliori non lo so, ma lo sto vedendo in crescita. Non è ancora ai suoi elevatissimi livelli, ma piano piano riesce a crescere. Spero ci sia una accelerazione a questa crescita, ma sarebbe opportuno si potesse allenare. Da metà agosto non si è mai potuto allenare con continuità per i continui impegni. Le Nazionali non penalizzano il Napoli, ma penalizzano il calcio. Bisogna porre rimedio all’attuale calendario se l’obiettivo è vedere il calcio più bello possibile. E l’unico modo è confinare le Nazionali in un determinato periodo della stagione. Mi sembra l’ora siano fatte delle fasce per le Nazionali così da creare dei tornei a numero ridotto”.