“Ero seduta al mio posto, il treno correva e dal finestrino guardavo il paesaggio tra Torre del Greco e Torre Annunziata. Ricordo che ero al telefono e che all’improvviso ho sentito un dolore lancinante alla testa, all’altezza dell’orecchio destro e lì per lì ho quasi pensato di avere avuto un problema al cervello. Ho quasi perso i sensi, dopo qualche secondo ho iniziato a gridare e c’era tanto sangue che fuoriusciva dalla parte superiore del lobo destro”. Raffaella Vitiello ha raccontato così la sua esperienza da incubo in una lunga intervista sulle pagine de Il Mattino.
Erano da poco passate le quattro quando il treno della Circumvesuviana, partito da porta Nolana e diretto a Sorrento, varcava la stazione di Torre del Greco. Da lì è partito il lancio della pietra che ha ferito Raffaella. Un sasso raccolto dai binari e lanciato contro il treno in corsa con violenza inaudita. I responsabili non sono ancora stati individuati, ma non è la prima volta che i passeggeri della Circum subiscono questo genere di “agguati”. Un nuovo, pericoloso gioco, stavolta made in Naples, che ricorda la moda di qualche anno fa del lancio dei sassi dai cavalcavia sull’autostrada, che purtroppo fece numerose vittime.