Save the Children, in Campania il 45,5% dei minori non pretica sport

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Save The Children diffonde la XIII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia “Come stai?”

Secondo il rapporto pubblicato da Save the Children, la Campania è la regione con la percentuale più alta di minori che non praticano mai sport, quasi uno su due (45,5%) e tra quelle con la percentuale più bassa di minori che lo praticano in maniera continuativa (28,6%), più di 1 bambino e adolescente su 3 è sovrappeso o obeso e in alcune province, come Napoli e Caserta, le mense scolastiche sono merce rara (16%).

Solo il 3,1% dei bambini sotto i 3 anni, secondo dato più basso nel Paese, accede agli asili nido pubblici e convenzionati e il appena il 22,9% delle scuole è privo di barriere per alunni con disabilità motoria. 873 bambini assistiti per pediatra in Campania, in linea con la media nazionale (883) ma superiore al limite massimo stabilito per legge di 800 assistiti.

In Italia, dove quasi un milione e quattrocentomila bambini vivono in povertà assoluta – e la Campania registra la percentuale più alta di povertà relativa, 38,7% dei minorenni, ben al di sopra della media nazionale del 22% – la pandemia ha amplificato l’intreccio tra disuguaglianze e salute, dalla nascita all’adolescenza. Troppi i volti di un servizio sanitario che, pur nell’eccellenza, spesso è “nazionale” solo sulla carta.

Lo fa sapere in una nota Save The Children. L’Organizzazione diffonde la XIII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia “Come stai?”, con una forte denuncia sull’impatto che le disuguaglianze socio-economiche, educative e territoriali hanno su salute e benessere psico-fisico dei bambini.

Al via il nuovo Data hub di Save the Children, uno spazio virtuale aperto a tutti che sarà dedicato alla raccolta e alla diffusione costante di informazioni, dati, analisi e ricerche sull’infanzia e sull’adolescenza, in Italia e nel mondo.

Tra le richieste più urgenti dell’Organizzazione attivare le nuove Case della Comunità finanziate dal Pnrr come presidio per la salute dell’infanzia e dell’adolescenza, colmare il gap di 1.400 pediatri che mancano all’appello per assicurare il sevizio a tutti i bambini a livello nazionale, garantire in tutte le Regioni i più avanzati screening neonatali, realizzare interventi organici per la prevenzione e la cura del disagio mentale degli adolescenti, ma anche assicurare la mensa scolastica e attività sportive gratuite per combattere povertà alimentare e promuovere sani stili di vita.