La maggior parte delle scadenze fiscali di gennaio 2023 si concentrano a fine mese, si parte dal 10 gennaio con i datori di lavoro domestico.
La maggior parte delle scadenze fiscali di gennaio 2023 si concentra nella seconda metà del mese. Il primo appuntamento è il 10 gennaio e riguarda i datori di lavoro domestico: va pagata (online o con l’avviso di pagamento di PagoPa) la quarta rata dei contributi Inps per colf e badanti.
Il consueto appuntamento con gli adempimenti periodici Irpef, Iva e contributi Inps cade il 16 gennaio. Entro il 25 gennaio vanno inviati in via telematica gli elenchi riepilogativi Intrastat per le cessioni e gli acquisti intracomunitari di beni e per le prestazioni di servizi rese e ricevute a e da soggetti passivi Ue.
Chi non ha pagato l’acconto Iva in scadenza lo scorso 27 dicembre ha tempo fino al 26 gennaio per procedere con il ravvedimento operoso. Si arriva così a fine mese, in cui si concentrano la maggior parte delle scadenze fiscali di gennaio: entro il 31 chi ha beneficiato degli Aiuti di Stato deve presentare l’autodichiarazione.
Stessa scadenza anche per presentare la domanda per l’esonero dal pagamento del canone Rai qualora non si possegga il televisore in nessuna delle abitazioni in cui l’utenza è a nome proprio. Come ricorda Money.it, l’esonero si ottiene compilando l’apposito modulo e inviandolo all’Agenzia delle Entrate. L’ultimo appuntamento del mese, in scadenza sempre il 31 gennaio, riguarda l’invio dei dati relativi alla cessione di beni e altre prestazioni di servizi effettuate e ricevute da e verso soggetti stabiliti fuori dal territorio dello Stato. I dati dell’esterometro da inviare riguardano l’ultimo trimestre del 2022.