
di Eliana Iuorio
Sono stata a Scampìa e ne sono uscita con il desiderio di tornare.
Sono stata a Scampìa e passeggiando nel quartiere insieme a Davide Cerullo, Scrittore ed Educatore del “Progetto Vela: rendere consapevole“, avvertivo tutta la passione di un Uomo e di tanti ragazzi dediti al lavoro, allo studio, che nonostante vivano in un territorio difficile cercano l’alternativa al buio in cui l’assenza dello Stato li ha confinati.
Ho visto Luce, ho toccato con mano la Dignità e la Forza di persone che non si arrendono alla delinquenza; che realizzano progetti educativi per il riscatto di un territorio di cui ci si ricorda solo al tempo delle faide, ma che si lascia a se stesso per il resto dei giorni e degli anni.
Venite a Scampìa: venite e raccontate della tanta gente onesta e laboriosa, che fatica con dolore per togliersi un’etichetta qualunquista che li vuole tutti killers e spacciatori.
Venite a Scampìa per incontrare Concetta, Natasha, Pietro, Susy, “Chef”, Gino…
Raccontiamo le loro storie. Puntiamo i fari sulla Bellezza che nasce, cresce e vive, anche dentro un mostro di cemento.