Le scene, riprese a Scampia con un telefonino e finite in rete, hanno fatto il giro dei social in poche ore: sui piccoli segni di maltrattamenti, ma nessuna evidenza di abusi sessuali.
Segni di maltrattamenti, che avvenivano da tempo, oltre a una condizione di palese denutrizione, ma nessuna evidenza di abusi sessuali commessi sui bambini. E’ questa, secondo quanto si apprende, la prima ricostruzione del contesto familiare nell’ambito del quale la scorsa settimana a Napoli, nel quartiere di Scampia, un uomo e’ stato malmenato dalla folla e poi gettato in un cassonetto.
Quelle scene, riprese con un telefonino e finite in rete, hanno fatto il giro dei social in poche ore. Protagonista della vicenda e’ una famiglia residente nella Vela Celeste. Gli abitanti del quartiere erano venuti a conoscenza dei maltrattamenti compiuti ai danni di tre bambini dai genitori e da uno zio, l’uomo finito nel cassonetto dei rifiuti dopo essere stato malmenato ferocemente, accusato dalla folla di aver abusato sessualmente dei piccoli. Ipotesi, quest’ultima, che non sarebbe vera. I maltrattamenti e la denutrizione, invece, informazioni di cui disponevano i vicini della famiglia, non erano state segnalate ai servizi sociali o altre reti di assistenza.
E’ comunque probabile che le condizioni di quei bambini fossero note nel quartiere e abbiano indotto i residenti a farsi giustizia da soli, senza denunciare il tutto alla pubblica autorita’ e attendere un intervento dello Stato. (Si fece scudo di Annalisa Durante, torna in carcere Salvatore Giuliano).