Ormai gli Scavi di Pompei sembrano quasi un parco giochi più che un bene culturale da proteggere: ormai i turisti che si recano agli Scavi si comportano come se in quel luogo si possa fare tutto quello che si vuole. Tra furti di affreschi, come capitò per quello della Dea Artemide, e capitelli come quelli rubati da alcuni turisti americani, sesso a tre nei lupanari per un chissà quale strano sogno erotico e lo scambio degli Scavi di Pompei per una scorciatoia per arrivare in tempo alla stazione della Circumvesuviana, sembra di averle viste tutte. Eppure, c’è sempre chi riesce a fare ancora qualcosa di eclatante: proprio questa mattina, uno studente diciassettenne Australiano è stato fermato dalle forze dell’ordine mentre prendeva a calci le mura di una Domus senza apparenti motivi.
L’allarme dei guardiani
I vigilanti degli Scavi di Pompei hanno intercettato un ragazzino australiano in gita con la scuola che, in via del Vesuvio, ha cominciato a prendere a calci le mura, per fortuna non affrescate, della Domus Ara Massima. I Carabinieri sono subito giunti sul posto e hanno fermato il giovane diciassettenne e affidato a uno dei professori che lo stavano accompagnando in visita guidata organizzata da una scuola di Perth. Per fortuna non sono stati rilevati danni.