Potrebbe avere circa 7-8 anni il bimbo il cui scheletro è stato ritrovato a Pompei durante un intervento di consolidamento e restauro del complesso termale già scavato nell’800. I resti saranno studiati nel Laboratorio di Ricerca Applicate del Parco Archeologico di Pompei; gli studi antropologici effettueranno un primo screening della stato di salute della giovane vittima, per poi indirizzare le successive indagini esterne sul Dna.
Pompei: i resti studiati nel Laboratorio di Ricerca Applicate del Parco Archeologico
Incrociando la misura della lunghezza delle ossa con le analisi dello sviluppo dentario sarà possibile determinare con maggiore precisione l’età del bambino, al momento stabilita tra i 7 e gli 8 anni. “Le indagini sui resti della piccola vittima – spiega il responsabile del Laboratorio di Ricerche Applicate, Alberta Martellone – saranno fondamentali per ricostruire la composizione e lo stato di salute degli abitanti di Pompei nel 79 d.C. I risultati che ne deriveranno potranno fornire un ulteriore contributo alla conoscenza della storia della città“.