Ieri Matteo Salvini, replicando su Facebook al corteo capeggiato da Ivo Poggiani, ha scritto: “un consigliere municipale di Napoli, di sinistra, ha organizzato un corteo a favore dei ROM, a cui le Forze dell’Ordine dopo anni di proteste hanno staccato gli allacciamenti abusivi alla rete elettrica. Poveretto, in Italia ci sono troppi avvocati delle cause sbagliate!“.
Ivo Poggiani organizzò il corteo a Scampia in solidarietà ai rom del campo di Cupa Perillo, rimasti senza acqua calda ed elettricità in seguito all’intervento della Polizia municipale che, finalmente, dopo un’annosa protesta dei residenti, tagliò gli allacciamenti abusivi. Di risposta al corteo e non risparmiandosi nei toni mordaci Matteo Salvini, dalle nebbie milanesi, ieri è intervenuto con commenti slogan e privi di argomentazioni evidenti, secondo i quali è assurdo schierarsi con i rom che non fanno altro che approfittare del clima di tolleranza mantenuto dalle istituzioni per continuare a vivere di illegalità e accattonaggio. Proseguendo nell’invettiva contro il consigliere comunale Ivo Poggiani, Matteo Salvini scriveva: “il Salvinismo è una malattia peggiore del Perbenismo” dice il tizio (Poggiani, ndr). Comunque Buon Natale, anche a lui“.
Rispondendo Ivo Poggiani: “Colgo l’occasione per chiarire alcuni punti che riguardano questa vicenda sempre più contorta ed inquietante che lega l’VIII Municipalità, Angelo Pisani, alcuni esponenti dell’estrema destra napoletana e l’opzione della Lega di Salvini al Sud, tutto tenuto assieme dal populismo razzista che sta imperversando in buona parte del paese. Il corteo è stato organizzato dalle associazioni del territorio, a cui va il merito. Tagliare acqua ed elettricità in un campo in cui vivono duecento bambini è una barbarie senza se e senza ma. Sono settimane che ormai denunciamo instancabilmente l’uso strumentale che Pisani sta facendo della questione rom per mettere sotto il tappeto tutte le contraddizioni vere di un pezzo di periferia, contraddizioni frutto solo dalla malapolitica, dall’impresa criminale legale e illegale che specula sulla disperazione. E il fatto che Matteo Salvini, dalla sua comoda poltrona milanese si diverta a commentare il mio e il nostro operato, è innanzitutto la prova del sodalizio tra il politico napoletano e il leader leghista. Un sodalizio fondato sulla costruzione di nemici strumentali attraverso l’istigazione all’odio razziale e non solo. Basta leggere i commenti sotto al post in cui il leghista mi attacca, per ritrovarsi un tripudio di inviti alla forca per me e al fuoco sui Rom (…). Salvini comunque mi augura buon Natale. Io rispondo dicendo che aspetto la sua venuta a Napoli, così gli auguri ce li facciamo da vicino e a modo nostro e così ci mostra pure, al di là dei mi piace su Facebook e dei sodali elettorali, quanti sono questi leghisti napoletani“.
Oltre Salvini e rispondendo alle accuse di Poggiani, Pisani risponde che: “io non offendo, mi rivolgerò alla Procura contro chi mi accusa di razzismo e vedremo qual’è la verità. È strumentale, pericoloso e vigliacco, ogni attacco e offesa gratuita contro di me solo per aver fatto il mio dovere e non essermi girato dall’altra parte come ha fatto la malapolitica da trent’anni, facendo vivere in condizioni infernali e disumane migliaia di persone e bambini, stranamente non tutelati dagli odierni protagonisti della manifestazione pro Rom, che invece hanno diritto di esser considerati come tutti gli esseri umani. Tutti i manipolatori della realtà , i bugiardi e minacciosi protagonisti delle offese a mio carico, come coloro i quali contrastano iniziative di legalità saranno denunciati alla Procura della Repubblica per la tutela di tutti e per fermare un insensata e folle spirale di violenza che qualcuno cerca di costruire ad arte“.
Cercando di invitare la Giunta comunale e il primo cittadino a prendere posizione in proposito, Pisani si appella ai primi, invitandoli a “non continuare a disinteressarsi del problema e di tutelare tutta la cittadinanza come di assicurare le forniture essenziali ai nomadi in maniera legale ed a norma”. Non è intelligente ” esasperare il clima con minacce che possono provocare gravi tensioni sociali”. Sarebbe più opportuno “un dialogo costruttivo nel segno del rispetto e dell’integrazione che non prescinde dal rispetto dei diritti umani e della legalità“.
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