E’ durata meno di mezz’ora la deposizione in qualità di testimone di Gigi D’Alessio al processo in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) in cui è imputato uno dei tre poliziotti del commissariato di Marcianise (Caserta) arrestati nel 2015 con l’accusa di aver avuto legami con gruppi di pusher e con elementi del clan Belforte.
D’Alessio è stato convocato con il suo manager Giovanni Tramice per ricostruire i rapporti con uno dei tre agenti, Alessandro Albano (già condannato in abbreviato a 6 anni di carcere), e per raccontare dell’episodio dell’11 dicembre 2013, quando il cantante fu scortato a Napoli da un’auto della polizia con a bordo Albano e i due colleghi al fine di recarsi ad un evento di presentazione del suo nuovo cd. “Albano veniva spesso ai miei concerti ma non ha mai fatto parte del mio staff, né ha mai chiesto soldi. Di certo si proponeva spesso per darci una mano, con un atteggiamento quasi invadente, e, come un maestro d’orchestra, impartiva ordini ai vari colleghi“.
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