Scuola, a Napoli per le sedi dei seggi forse l’apertura slitta al 28 settembre

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All’origine del possibile slittamento le difficoltà della Asl a effettuare in appena 24 ore le sanificazioni di tutti i plessi interessati dalle elezioni

A Napoli le scuole che sono sede di seggio elettorale potrebbero aprire lunedì 28 e non il 24. Lo si apprende dal sindaco, Luigi de Magistris. Nel pomeriggio di oggi è previsto un incontro per fare il punto della situazione con la Asl, la Regione e con i dirigenti scolastici. All’origine del possibile slittamento le difficoltà della Asl a effettuare in appena 24 ore le sanificazioni di tutti i plessi interessati dalle elezioni.

Nelle scuole sede di seggi ancora oggi sono in corso gli scrutini – ha detto de Magistrise da quanto mi è stato riferito nelle scorse ore la Asl, che è impegnata anche in altri campi, potrebbe non essere in grado di garantire la sanificazione in tutti gli istituti. Pertanto è verosimile che ci possa essere uno slittamento a lunedì per aprire le scuole interessate dai seggi tenuto conto che al momento non abbiamo garanzie di sanificazione in 24 ore e viste le giuste preoccupazioni dei dirigenti scolastici”. La decisione sarà presa al termine della riunione pomeridiana.

Da tempo avevo espresso perplessità rispetto alla decisione di far coincidere le elezioni con l’inizio dell’anno scolastico perché era prevedibile che la Asl potesse non farcela a sanificare tutto in 24 ore”, ha spiegato il sindaco.

‘Per la scuola è giunto il momento in cui o tutti comprendono che è necessario un alto senso di responsabilità collettivo e individuale o la scuola rischia di essere la Waterloo italiana dove il Paese non è in grado di reggere lo stress delle tensioni oggettive che – ha sottolineato – non si devono trasformare in strumentalizzazioni soggettive”. De Magistris ha detto che sulla scuola ”bisogna essere uniti, forti, coraggiosi e dalla parte dei ragazzi verso cui abbiamo una grande responsabilità perché non solo è importante la loro salute ma bisogna garantire il diritto allo studio che dopo non gli consegnerà più nessuno“.

Rischiamo di consegnare a un’ecatombe generazionale milioni di giovani del Paese. Le elezioni sono importanti ma in una democrazia la scuola vale di più di un’elezione regionale”, ha concluso.