
Le dichiarazioni del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sul caso della Sea Watch 3 e della comandante Carola Rackete: “mi vergogno di essere rappresentato da questo governo”
“Io chiedo al presidente della Camera cosa aspetta a staccare la spina visto che e’ uno dei fondatori di un movimento politico che ha consentito a questo governo e a Salvini di fare tutto questo“. La pensa cosi’ il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ieri, a margine di una iniziativa al Maschio Angioino, si e’ intrattenuto a parlare per alcuni minuti con il presidente della Camera Roberto Fico. Il primo cittadino ha parlato con i giornalisti del caso della Sea Watch 3 e della comandante Carola Rackete, spiegando in questo momento di “vergognarsi” di essere “rappresentato da questo governo“.
Sea Watch, de Magistris: “chi non si schiera è complice”
“Io – ha spiegato l’ex Pm – non ho mai visto un’immagine nel nostro Paese in cui una donna che salva vite umane viene arrestata e chi invece ha consentito che delle persone stessero in mezzo al mare in balia delle onde oggi siano i depositari della legalita’ formale. Carola e’ una donna che e’ rimasta umana, intrisa di civilta’ a cui qualcuno ha detto che deve essere stuprata. Oggi – ha concluso – chi non si schiera e’ complice e chi dice solo parole di buon senso senza fare atti concludenti e’ connivente“.
“L’Italia e’ diventato un Paese razzista e il ministro dell’Interno ci sta dicendo che sta costruendo un Paese sicuro. Lui sta mettendo in pericolo il Paese e la sicurezza nazionale”. Ha proseguito il sindaco di Napoli. “Queste cose le diciamo adesso e non dopo. Non siamo quelli che piangono solo quando vedono un bambino morto sulla spiaggia perche’ tenere per 12 giorni persone in mezzo al mare a 50 gradi significa non avere piu’ un pizzico di cuore e pensare solo a fare politica e consenso con i like e con le ruspe dello stomaco“.