Il Selfiemployment: un’opportunità per i giovani

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In un periodo difficile come quello attuale è fondamentale individuare le agevolazioni disponibili per chi vuole inserirsi nel mercato del lavoro avviando una attività “in proprio”.

Il Selfiemployment in questo senso rappresenta una importante opportunità per i giovani che vogliono mettersi in gioco intraprendendo una attività imprenditoriale o professionale.

In particolare, la misura finanzia le nuove iniziative nei settori della produzione di beni, della fornitura di servizi alle imprese e alle persone e del commercio, sia al dettaglio che all’ingrosso. Gli unici settori esclusi sono quelli della produzione primaria in agricoltura, della pesca e dell’acquacultura.

L’agevolazione, che riguarda piani di investimento per importi compresi tra i 5.000,00 ed i 50.000,00 euro, prevede il finanziamento a tasso zero dell’intero importo dell’investimento e la restituzione in sette anni delle somme ottenute, con rate mensili che partono sei mesi dopo la concessione del prestito.

Il piano di investimento deve essere realizzato entro diciotto mesi dal provvedimento di concessione dell’agevolazione.

Possono accedere all’agevolazione i giovani tra i 18 e i 29 anni che non siano impegnati in attività di studio, lavoro o formazione professionale (i cosiddetti NEET, Not in Education, Employment or Training) e che siano iscritti al programma Garanzia Giovani.

Si tratta di un programma ideato dall’Unione Europea che, attraverso attività di formazione, orientamento e sostegno ai giovani under 30 non impegnati in attività di studio o lavoro, intende migliorarne l’”occupabilità” e quindi favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro.

Nell’ambito di questo programma, le iniziative avviate a livello nazionale sono organizzate, coordinate e gestite dalle Regioni attraverso i Centri per l’impiego.

Tra i vari servizi gratuiti di cui possono usufruire i ragazzi che si iscrivono al programma Garanzia Giovani, è previsto un percorso di formazione e accompagnamento all’avvio di impresa, che risulta utilissimo ai fini del Selfiemployment, in quanto dà diritto a 9 punti di premialità nella fase di valutazione della domanda di finanziamento.

Sono finanziabili le imprese individuali, le società di persone e le società cooperative con massimo nove soci (al momento della domanda le società devono essere costituite da non oltre 12 mesi, purchè inattive, o da costituirsi entro 60 giorni dall’ammissione alle agevolazioni), ed anche le associazioni professionali e le società tra professionisti (costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive).

Ma vediamo come si presenta la domanda

Il Selfiemployment: un'opportunità per i giovani

Occorre per prima cosa essere in possesso di un indirizzo PEC e di una firma digitale. Poi è necessario registrarsi ai servizi online di Invitalia e accedere all’area riservata per compilare la domanda, caricare il business plan e gli allegati richiesti (preventivi, attestato di partecipazione al percorso di accompagnamento startup di Garanzia Giovani, titoli di studio, abilitazioni, autorizzazioni, ecc.).

Le domande vengono esaminate in ordine cronologico di presentazione, senza graduatorie, fino all’esaurimento dei fondi.

Invitalia effettua una prima verifica formale per accertare il possesso dei requisiti richiesti, e successivamente opera una valutazione di merito circa le competenze tecniche e gestionali dei soggetti richiedenti e la fattibilità economico-finanziaria del progetto.

L’esito delle valutazioni, e quindi l’eventuale ammissione alle agevolazioni, vengono comunicati entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

di Francesco Marchionibus