Servizio a cura di Adriano Cotugno e Francesca Galasso
di Francesca Galasso
L’emergenza rifiuti colpisce anche la stazione di Montesanto. Le proteste dei lavoratori Sepsa continuano (vedi qui il video del 18 marzo) e con esse anche le pessime condizioni igieniche della stazione.
Sono un centinaio gli operai della società addetta alle pulizia di “treni, impianti e passaggi a livello” che ormai da settimane stanno riportando alla ribalta il problema della mancanza di liquidità dell’ente pubblico finalizzato al trasporto pubblico su rotaia.
Una mobilitazione costante, visibile sia per i continui blocchi alla tratta Torregaveta-Montesanto sia soprattutto per la mancanza di pulizia ordinaria e straordinaria dei treni e delle stazioni, lasciate letteralmente marcire in una condizione di degrado e fatiscenza non tollerabile in un Paese che ancora continua a definirsi “civile”. Cestini che non riescono più a contenere lattine di bibite, bicchieri, carte, giornali, finanche generi alimentari di qualsiasi tipo (come si può vedere dalle foto). E ciò che sorprende è la quasi indifferenza, la rassegnazione di un popolo che con i rifiuti ha ormai imparato, suo malgrado, a convivere.
Questo è l’orrendo scenario della stazione di Montesanto di Napoli, capolinea delle ferrovie Cumana e Circumflegrea. Da oltre due settimane gli utenti del servizio, 60mila al giorno secondo le stime, sono costretti a navigare in questo mare di rifiuti per lo sciopero dei dipendenti della ditta “Florida 2000”, azienda vincitrice della gara d’appalto per la pulizia e il controllo dei passaggi a livello.
Da ciò scaturisce anche una situazione di ritardi che trasforma in un calvario la giornata dei pendolari, costretti a raggiungere la destinazione con un’ora di ritardo, se non più, come dichiarato ai nostri microfoni da un’abituale passeggera.
La situazione è ai limiti del vivibile. Le denunce da parte degli utenti sono costanti.
Ecco di seguito quella di V. B., una nostra lettrice che ci ha scritto, allegando anche alcune foto:
“Questo è lo spettacolo vergognoso che si poteva ammirare la settimana scorsa (non so se c’ è ancora, perché per fortuna non ho dovuto riprendere la cumana) nella stazione della cumana di Montesanto… Una protesta da parte della ditta di pulizie (esterna alla SEPSA, a quanto ho capito) che non riceve gli stipendi da un po’, protesta che si aggiunge all’occupazione dei binari che ha bloccato le corse lasciando a piedi tantissimi cittadini in attesa dei treni anche da 45 minuti (me compresa), quindi creando tantissimi disagi per il lavoro, l’università e quant’altro.
Ma al di là di questo (che forse solo i napoletani sono in grado di accettare, perchè altrove non credo sia proprio possibile) è proprio il gesto di riempire di spazzatura una stazione – in una città che problemi di spazzatura ne ha giá in abbondanza – che mi ha sconvolta.
Sono la prima a sostenere che non pagare i lavoratori sia un atto di estrema inciviltà, ma è giusto rispondere con altra immensa inciviltà?!? E nel frattempo i controllori tutti preoccupati dei biglietti obliterati o meno.. ma per quale servizio?”.
Ringraziando V. B. per la denuncia, rigiriamo la sua domanda a chi di competenza: E’ giusto rispondere all’inciviltà con altra immensa inciviltà?
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