L’attore nella parte che fu del grande Eduardo De Filippo nel film tv che andrà in onda martedì 22 dicembre su Rai 1
“Nessuna sfida, mi sono limitato a fare l’attore: non sono un megalomane, Eduardo è inarrivabile, ma non ho avuto neanche paura di interpretarlo, è stata solo nostalgia, è un regalo, un privilegio che va in onda in una vigilia di un anno che non dimenticheremo. La commedia di De Filippo restituisce a questo evento il suo significato più profondo: non solo un periodo di feste, ma un luogo dello spirito.
Fare Natale in Casa Cupiello oggi, con un film, credo sia un gesto artistico di grande attualità. La drammaturgia eterna, archetipa dei personaggi te la ritrovi tutta nelle relazioni famigliari di oggi“. Così Sergio Castellitto che ritroviamo su Rai1 nel film tv “Natale in casa Cupiello“, la trasposizione filmica dell’intramontabile opera teatrale di Eduardo De Filippo, firmata dal regista Edoardo De Angelis.
Un omaggio nel 120° anniversario della nascita del drammaturgo e una strenna per i telespettatori alla vigilia delle prossime festività natalizie. Martedì 22 dicembre in prima serata, il film, prodotto da Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, racconterà le vicende dal sapore agrodolce tratte dal capolavoro di De Filippo attraverso le straordinarie interpretazioni di Castellitto (Lucariello), Marina Confalone (Concetta), Adriano Pantaleo (Adriano Pantaleo), Tony Laudadio (Pasquale), Pina Turco, Alessio Lapice e Antonio Milo.
“De Angelis – dice Castellitto nella conferenza stampa da remoto, alla presenza del cast e dei direttori di Rai Fiction Maria Pia Ammirati e di Rai1 Stefano Coletta – ci ha accompagnato per mano in questa gioielleria di emozioni. Il senso della famiglia ritrovato nel presepe. Lucariello in questa famiglia, che oggi chiameremmo disfunzionale, si ostina a voler fare questo presepe: una casa distrutta e una famiglia in frantumi vengono tenute in piedi dall’ostinazione di Luca con queste statuine a mette insieme i pezzi, a rimettere insieme l’amore. E’ il più vecchio, ma è l’unico che mantiene l’innocenza dei bambini“.