Serie A | Il calcio comincia a preparare la fase due: non subito, ma presto si potrà tornare a giocare rigorosamente a porte chiuse. E prima ancora le squadre dovranno ricominciare ad allenarsi. C’è una data, ipotizzata dalla Gazzetta dello sport di oggi, da segnare con il circoletto rosso: lunedì 4 maggio. Quello potrebbe essere il giorno della riapertura del calcio italiano. Ripartendo il 24, il 31 maggio o il 7 giugno servirebbero sei settimane e mezzo (13 turni) per completare la Serie A. Si finirebbe fra l’inizio o la metà di luglio.
Anche il presidente della Fifa, Gianni Infantino, spinge per la conclusione dei campionati a tutti i costi. L’apertura all’estensione dei contratti oltre la naturale scadenza del 30 giugno, significa la volontà di portare a conclusione le varie stagioni agonistiche. Troppi i contenziosi che andrebbero in tribunale per titoli sportivi conquistati o meno, accordi con gli sponsor o qualsiasi altra controversia che rimarrebbe irrisolta in caso di una sospensione del torneo. Priorità ai campionati anche in sede Uefa che ha accettato la possibilità che il discorso europeo si affronti al termine dei tornei nazionali senza porre date limite. Domani sarà un mese dallo stop completo dell`attività.
Per completare il campionato restano da disputare le ultime 12 giornate più 4 partite del 25° turno che erano state rinviate e non sono state recuperate: Inter-Sampdoria, Verona-Cagliari, Torino-Parma e Atalanta-Sassuolo. Champions League ed Europa League saranno posticipate nel mese di luglio, con un torneo che potrebbe concludersi in circa 20 giorni e prorogarsi fino ad agosto. Il modello da seguire sarà quello della Bundesliga con allenamenti all’inizio osservando le distanze interpersonali e poi gradualmente arrivare alla partitella. Un programma di cui il presidente della Figc Gravina ha parlato con il ministro Spadafora.
Le società di serie A si stanno organizzando. L’Inter ha richiamato i suoi stranieri entro Pasqua. Entro venerdì arriveranno Lukaku, Moses, Handanovic e Brozovic, qualche giorno in più ci vorrà per Godin, volato in Uruguay. La Juve attende il via libera agli allenamenti dopo aver visto i suoi stranieri partiti un po’ alla spicciolata dopo aver terminato il periodo di quarantena per la positività di Rugani. Il Napoli, al contrario, non ha mai dato il permesso di partire. Per tutti, al rientro in Italia, scatterà una quarantena obbligatoria di 14 giorni. Per ripartire servirà una vera e propria “nuova idoneità”, un secondo inizio della stagione per alzare al massimo il livello di tutela della salute. Se tutti i club attendono, il presidente della Lazio spinge. Vorrebbe una ripresa degli allenamenti immediata: “Non capisco perché non possa esser messo nella condizione di allenarsi un atleta che ha una condizione fisica migliore degli altri, può lavorare all’aria aperta e sotto controllo medico per le 24 ore del giorno”.