“Volevamo fare sesso come i romani del 79 dopo Cristo“. Questa la giustificazione dei tre giovani, di età compresa tra i 23 e i 27 anni, arrestati dopo aver violato la sicurezza degli scavi di Pompei attraverso il cancello d’ingresso di Piazza Esedra, nel cuore della notte. I tre, due donne italiane e un uomo francese, si sono subito recati in quello che una volta era il quartiere a luci rosse della città per dar vita al loro sogno erotico: purtroppo per loro, i custodi li hanno interrotti ai preliminari.
“Ci riproveremo!”
I tre giovani sono stati presi in consegna dagli agenti del commissariato pompeiano,guidati dal vicequestore aggiunto Maria Rosaria Romano, e si sono dimostrati più dispiaciuti per non aver potuto avverare il sogno di una vita che per l’arresto. “Ci riproveremo!”, hanno detto.