“Le lesioni dell’anima” di Maria Rosa Bellezza al castello di Agropoli

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settembre culturale le lesioni dell'anima

Un viaggio verso la scoperta del vero significato della capacità di sentire durante la rassegna del Settembre Culturale. Tra le mura del suggestivo Castello Angioino – Aragonese di Agropoli, il sapere diventa protagonista con la 14° edizione del Settembre Culturale.

Nella sala dei Francesi, ha presentato il suo primo romanzo, “Le lesioni dell’anima”, Maria Rosa Bellezza. Ad accompagnarla in un affascinante dibattito sui temi del romanzo, con anche la coinvolgente partecipazione del pubblico, le giornaliste Anna Copertino e Marina Topa, introdotte dall’assessore all’identità culturale Francesco Crispino.

L’autrice ha deciso di narrare nel suo libro d’esordio una storia, in parte autobiografica, che si concentra sul concetto del “sentire”, una parola che per molti corrisponde semplicemente al senso dell’udito, ma, come ci mostra Maria Rosa Bellezza, nasconde molte sfaccettature che ai più distratti sfuggono.

Infatti Maria Rosa, similmente al personaggio di Ada, è sorda dall’età di undici anni ed è stata costretta dalle circostanze della vita a elaborare un modo a lei nuovo per “sentire”, così come il personaggio che ha ispirato la figura di Mizio è un veggente che è dovuto venire a patti con la capacità di percepire ciò che avrebbe preferito ignorare.

In un mondo caotico e fugace, il romanzo, tramite i personaggi di Mizio e Ada, insegna l’arte del sentire, il sentire del cuore, ciò che è naturale e istintivo e viene, però, spesso ignorato perché sovrastato dalla cacofonia causata dai cinque sensi.

“Le lesioni dell’anima” di Maria Rosa Bellezza al castello di Agropoli

La storia porta il lettore lungo il viaggio di due personaggi “diversi” verso la scoperta delle proprie diversità e la conseguente accettazione del proprio valore, tramite l’amore familiare e romantico, spinte fondamentali della vita.

Questo viaggio letterario si trasforma, poi, in un viaggio per il lettore stesso nel proprio passato, che attraverso la lettura s’imbarca in una riscoperta di sé stesso.

Con le ultime luci del tramonto, l’autrice racconta la forte attrazione che ha sempre avuto per lei la scrittura, diventata impossibile da ignorare quando la storia di Mizio e Ada ha iniziato a prendere forma nella sua mente. Una delle più grandi soddisfazioni nell’aver realizzato il sogno di diventare scrittrice è l’impatto che “Le lesioni dell’anima” e la sua storia stanno avendo sui lettori. Attraverso la diffusione della sua realtà, Maria Rosa Bellezza insegna ad accettare la vita e i suoi eventi, anche e soprattutto quelli negativi, che diventano parte dell’esperienza che permette di crescere e migliorare sé stessi.

di Emilia Della Rotonda