L’uomo ha scontato una condanna a 30 anni di reclusione per l’omicidio, avvenuto il 29 maggio 1982 a Cava de’ Tirreni, della piccola Simonetta Lamberti, figlia dell’allora magistrato Alfonso Lamberti.
I finanzieri dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e Salerno hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro persone gravemente indiziate, rispettivamente, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione e spaccio di stupefacenti.
Tra i destinatari dei provvedimenti, ritenuti legati a un gruppo criminale che spaccia cocaina e hashish a Scalea (Cosenza), figura anche Antonio Pignataro, 67 anni, che ha scontato una condanna a 30 anni di reclusione per l’omicidio, avvenuto il 29 maggio 1982 a Cava de’ Tirreni, della piccola Simonetta Lamberti, figlia dell’allora magistrato Alfonso Lamberti.
Le indagini hanno consentito di fare luce sulle attività del gruppo criminale che è risultato attivo nelle province di Napoli e Salerno e che per comunicare utilizzava telefoni criptati.
La misura cautelare eseguita oggi fa seguito a un altro analogo provvedimento risalente allo scorso 7 luglio 2023, emesso dal gip di Catanzaro.