Marco Simoncelli, il SIC, un grande campione fuori dagli schemi.
In un tremendo incidente a Sepang, Marco Simoncelli, 24 anni, pilota Honda ha perso la vita. Si è spento alle 16.56 (ora locale, le 10.56 in Italia) a Sepang, nel centro medico del circuito malese. Mentre si combatte con il dolore di questa perdita, in molti stanno analizzando cosa non è andato. Per l’imprevedibilità stessa dell’incidente, forse non ci sarà mai una risposta. Rimangono alcune polemiche sul piatto, generate in questa stagione, che riguardano anche la condotta di gara di Marco Simoncelli.
La stagione 2009 inizia in salita per Marco Simoncelli, che si infortuna a una mano prima dell’inizio della stagione e per questo sarà costretto a saltare la prima gara. Alla fine, nonostante i buoni risultati – 6 vittorie e 3 terzi posti – chiuderà il suo anno da campione del mondo in carica con un terzo posto. L’anno successivo è la volta della Motogp. Lo scorso anno è stata la stagione di rodaggio per Marco, che ha chiuso in ottava posizione il mondiale. Simoncelli è approdato alla Motogp come pilota ufficiale, direttamente sotto contratto HRC, ma appoggiato alla struttura di Fausto Gresini.
Lo stesso status aveva quest’anno e avrebbe avuto anche l’anno prossimo, a testimonianza di quanto la Honda credesse nel suo talento. Nonostante gli errori di quest’anno e le cadute, alcune delle quali hanno coinvolto altri piloti, come Dani Pedrosa a Le Mans, Marco aveva ottenuto due podi in questa stagione. Un terzo posto in Repubblica Ceca e un secondo posto nella scorsa gara di Phillip Island. Marco è sempre stato un pilota schietto e disponibile.
Il suo carattere da combattente lo ha sempre contraddistinto nei duelli in pista. Famosa la frase del suo amico/rivale Valentino Rossi che aveva detto di Marco: “Fare un duello con lui è come andare a fare a botte con uno più grande di te, sai che le prendi”. In effetti il fisico ha sempre contraddistinto il Sic. Troppo grande per la 125 e per la 250 in entrambe le categorie si dovette lavorare per costruire dei ‘codini’ più lunghi solo per lui e la stessa cosa è stata fatta anche dalla Honda per permettere a Marco di potersi stendere bene sulla moto in rettilineo. Appassionato di carte da gioco, Simoncelli sfidava spesso giornalisti e meccanici a tre sette e sul tavolo da gioco era spontaneo come lo era in pista. Marco, infatti, nonostante le contestazioni dei suoi colleghi per la sua guida aggressiva, ma mai scorretta, ha sempre risposto direttamente alle critiche, senza alcun timore reverenziale. Con la perdita di Marco Simoncelli, salgono a tre i piloti deceduti in gara nell’era moderna del mondiale (Daijiro Kato il 20 aprile del 2003 a Suzuka, Shoya Tomizawa il 5 settembre 2010 a Misano Adriatico e Marco Simoncelli, oggi, 23 ottobre 2011).
In moto si sa, si può morire, lo sanno i comuni appassionati, lo sa chi per mestiere sfida il cronometro sul limite dei 340 km/h. Un destino perverso, insidioso, per chi corre e fa le gare. Per essere il migliore bisogna andare veloci, provare a farlo più di chiunque altro al mondo, ma allo stesso tempo, rischiare più di qualsiasi persona al mondo.
Una dinamica assurda che ha portato la moto ad andare verso l’interno in caduta in uscita di curva quando le leggi della fisica vorrebbero che andasse all’esterno. Così non è stato. E sorte avversa ha voluto che in quell’incidente avesse un posto da spettatore uno dei suoi più fieri avversari e più grandi amici. Quel Rossi che tante volte ci ha scherzato su, sulla sua simpatia, sul suo aspetto, sul suo essere un po’ matto. Era l’erede designato per esuberanza e per essere personaggio. Tutto finito da una scivolata con Edwards che nulla ha potuto per evitare l’impatto.
di Vincenzo Palumbo
This post was published on %s = human-readable time difference
Restano invariate per l'anno 2025 le aliquote Imu a Napoli. Lo ha stabilito il Consiglio…
Un bimbo di dieci anni è stato travolto ed ucciso da un'autovettura. La tragedia è…
Napoli e Caserta unite dalla “pizza ripiena”. L’idea è dei fratelli Vincenzo ed Emanuele Balbi,…
Dopo la convincente vittoria casalinga su Campobasso, la Gaia Energy Napoli non riesce a bissare…
Sarà inaugurata il 28 dicembre, alle ore 11:30, la mostra fotografica che racconta e anticipa…
"Caro Babbo Natale, non voglio regali materiali ma desidero incontrare Rocco Hunt": ad esprimere questo…