di Maria Stella Rossi – A Bruxelles, dopo l’incontro del Consiglio Nato-Russia, Anders Fogh Rasmussen ha fatto sapere che la Nato è disposta ad aiutare la Siria nello smaltimento delle armi chimiche, anche se “non abbiamo ancora ricevuto richieste di assistenza né dalla Siria e né dall’OPAC.”
“Ogni paese del Consiglio Nato-Russia è disposto a fare la propria parte se venisse richiesto”, ha detto il segretario Nato, ma “ONU e OPAC sono e devono rimanere i maggiori responsabili dell’attuazione della risoluzione adottata delle Nazioni Unite.”
Nella capitale belga, però, non si è soltanto discusso della Siria, ma anche dell’Afghanistan e della modernizzazione delle forze armate dell’alleanza atlantica.
Sul tavolo dei lavori è stata subito lanciata la proposta della Germania su quest’ultimo punto: i tedeschi hanno chiesto che una riorganizzazione militare Nato venga direttamente affidata ad alcuni dei Paesi membri. Ancora in sospeso, invece, la proposta USA sull’Afghanistan, nonostante l’esistenza della bozza di un accordo tra Kabul e Washington che porterebbe via dal territorio afghano, dopo il 2014, più di 10.000 soldati americani.
Immediata la replica di Thomas de Maiziere di fronte a questo stato di stallo: “siamo in attesa che gli Stati Uniti decidano in merito alla dimensione e alla portata delle operazioni militari in Afghanistan.” ha detto il ministro della difesa tedesco, aggiungendo infine che “la nostra decisione dipende da questo.”
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23/10/2013