Una storia chiamata Gomorra, su Sky arriva il racconto di chi l’ha creata e vissuta

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A poche settimane dall’inizio della resa dei conti, “Una storia chiamata Gomorra” riavvolge il nastro con il racconto di chi l’ha creata e vissuta, dalla prima idea di Roberto Saviano agli ultimi giorni di set

Con Genny che inizia la sua latitanza, ancora ignaro di una rivelazione che cambierà tutto per sempre, la fine della quarta stagione di Gomorra – La serie precede una resa dei conti che è ormai vicina e in vista della quale occorre voltarsi, guardare indietro e riavvolgere il nastro, prima di fare gli ultimi passi dentro la quinta stagione. Ci aiuta a farlo “Una storia chiamata Gomorra – la serie”, per 4 settimane a partire da domenica 24 ottobre alle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW.

Diretto da Marco Pianigiani, scritto da Federico Chiarini e Alessia Colombo e prodotto da Brandon Box per Cattleya in collaborazione con Sky e con Beta Film, il documentario descrive la genesi e lo sviluppo di uno dei prodotti culturali italiani di maggior successo. La stagione finale di Gomorra – La Serie andrà in onda dal 19 novembre su Sky e in streaming su NOW. A poche settimane dall’inizio della resa dei conti definitiva, “Una storia chiamata Gomorra” riavvolge il nastro con il racconto di chi l’ha creata e vissuta, dalla prima idea di Roberto Saviano agli ultimi giorni di set.

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La complessa fase della stesura della sceneggiatura, la sfida delle riprese in location ora iconiche ma all’inizio quasi inaccessibili, il fenomeno di costume che ha circondato la serie, il successo internazionale e l’emozione e i ricordi di chi ha partecipato a questa avventura. Un viaggio accompagnati da quattro narratori d’eccezione: l’ideatore Roberto Saviano, il regista a cui è stata affidata la trasposizione seriale di Gomorra nel corso delle prime stagioni Stefano Sollima, Ivana Lotito e Salvatore Esposito, i coniugi Avitabile-Savastano.

Quattro puntate da 25 minuti, che analizzano la creazione di un immaginario unico, descritto da un libro che ha venduto più di 10 milioni di copie in tutto il mondo, delineato in immagini prima attraverso un film che ha vinto il Gran Premio della Giuria a Cannes e poi con una serie tv con milioni di fan in tutto il mondo. Tanti ospiti e addetti ai lavori, tra cui gli sceneggiatori Stefano Bises, Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli.

E ancora, Riccardo Tozzi (Fondatore e C.E.O. di Cattleya), Nils Hartmann (Senior Director Original Productions Sky Italia) e Gina Gardini (produttrice). Non mancano gli altri registi principali della serie, Francesca Comencini e Claudio Cupellini ma anche Marco D’Amore, dall’inizio protagonista davanti ma dalla quarta stagione anche dietro la macchina da presa. Oltre all’attore interprete di Ciro Di Marzio, ci sono gli altri protagonisti della serie: Maria Pia Calzone (Donna Imma), Fortunato Cerlino (Don Pietro), Loris De Luna (Valerio) Cristina Donadio (Scianel), i gia’ menzionati Salvatore Esposito (Genny) e Ivana Lotito (Azzurra) e Arturo Muselli (Enzo Sangue Blu).

Ognuno ha voluto portare la propria testimonianza nel racconto di un progetto che ha creato legami indissolubili, come racconta il protagonista Salvatore Esposito: “Una volta finita l’accademia è arrivata un’opportunità: partecipare a dei provini, non come attore ma come spalla, dando le battute agli attori che venivano al provino. Il progetto si chiamava Gomorra – La serie: all’inizio pensavo potesse essere una grande opportunità per migliorare. A vedere ora, dopo cinque stagioni di Gomorra, cos’è successo… è stato molto, ma molto di più.

Per gli appassionati anche tante storie che si sono sviluppate all’ombra di Gomorra nel corso degli ultimi dieci anni. Tanti aneddoti e curiosità, come quelli descritti dai due attori dei The Jackal protagonisti della seguitissima serie di video “gli effetti di GOMORRA sulla gente”, Ciro Priello e Fabio Balsamo. Una storia che da’ a tutti l’occasione per avvicinarsi alla resa dei conti di un percorso al quale Marco D’Amore è “felice di dire addio, perché quando dici ciao ad una cosa è perché l’hai vissuta.