Soldado: la prima fatica Made in USA di Stefano Sollima, la recensione

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A tre anni da Sicario di Denis Villeneuve del 2015, arriva il 18 ottobre nelle sale italiane distribuito da 01 Soldado, il debutto hollywoodiano del nostro Stefano Sollima. Tornano Benicio del Toro, Josh Brolin e Jeffrey Donovan e stavolta ad accompagnarli troviamo Catherine Keener e Matthew Modine. E torna anche lo sceneggiatore Taylor Sheridan, a prestare ancora una volta la sua penna vincente.

Ma le cose in comune con il film di Villeneuve finiscono qui. Sicario: Day of the Soldado è il sequel di Sicario, ma cambia completamente direzione. Il secondo capitolo sposta la questione dal traffico di droga al traffico di esseri umani tra un confine e l’altro, tra Messico e USA. Valicando confini sia fisici che morali.

Soldado: la trama

L’America è scossa dal terrorismo. Un terribile attentato suicida ha luogo in un supermercato del Kansas e a morire sono 15 persone, tra cui due bambini. La CIA scopre che i cartelli della droga messicani siano anche responsabili di contrabbandare i terroristi oltre il confine Messico – Stati Uniti. L’America deve fare qualcosa, ecco perché incarica l’agente della CIA Matt Graver (Josh Brolin) di usare le maniere forti, anche estreme, per combattere i cartelli messicani. Il piano è quello di dare luogo ad una guerra interna tra loro, così che si distruggano da soli, con la mano invisibile dell’America. Alejandro Gillick (Benicio del Toro) è la persona giusta, un assassino spietato che dà il via alla missione uccidendo un avvocato del cartello di Matamoros. Il prossimo passo è il rapimento da parte della CIA di Isabel Reyes, figlia del boss rivale dei Matamoros. Tutto va secondo i piani, finché alcune situazioni non prendono una piega diversa e i protagonisti sono costretti a fare i conti con i propri dilemmi morali.

Soldado: l’esordio vincente di Sollima a Hollywood

Conosciamo già molto bene Stefano Sollima. Regista e showrunner delle serie televisive più di successo degli ultimi tempi come, Gomorra – La serie e Romanzo Criminale.

Il suo Soldado subisce le influenze dei suoi lavori precedenti: la crudezza di alcune immagini, lo stile della regia, le inquadrature e il linguaggio del film sono il risultato di anni di sperimentazioni ben riuscite su piccolo schermo e che funzionano egregiamente anche al cinema.

Soldado è un film duro, spietato, cattivo che ci parla di criminalità con una naturalezza agghiacciante e fin troppo realistica. Ci mostra un labilissimo confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. A differenza di Sicario, Soldado si dimostra molto più concreto e meno caotico del precedente, con note action ben più presenti e accese, nonostante le tantissime situazioni affrontate nel film.

Sollima ci conferma il suo talento, con la sua messa in scena è in grado di costruire e tenere costante una tensione spossante sia nelle scene più verbali che in quelle puramente d’azione. Con il suo stile inconfondibile, Sollima crea un ponte con la visione di Villeneuve, pur rivoltandola, e comincia a costruire la strada per un terzo episodio di una probabile trilogia.

Il trailer di Soldado