Adesso è ufficiale, i soldi fanno la felicità: la conferma arriva da uno studio

0
236
Soldi fanno la felicità: la conferma arriva da uno studio

I soldi fanno la felicità, a dirlo è uno studio di neuroscienze pubblicato nel 2023 sulla rivista della National Academy of sciences.

I soldi fanno la felicità? Quella che fino a poco tempo fa era una domanda senza risposta oggi sembra aver trovato una soluzione scientifica. Guadagnare di più rende più felici, tutti o quasi. A dirlo è un nuovo studio di neuroscienze pubblicato nel 2023 sulla rivista della National Academy of sciences.

La ricerca nasce dalla collaborazione di due ricercatori Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia, e Matt Killingsworth, un esperto di studi sulla felicità. “La cosa sorprendente è che partivano da due tesi diverse”, spiega Lorenzo Dornetti, Ceo di Neurovendita, società privata di neuroscienze. “Per Kahneman la correlazione tra denaro e felicità valeva fino all’importo dei 100.000 euro, da lì in poi le 2 variabili erano disgiunte; per Killingsworth, invece, il tetto dei 100.000 euro non esisteva e al crescere dell’income annuale (uguale alla somma di reddito e rendimento da investimenti), cresceva sempre il livello di felicità”.

La ricerca che hanno realizzato insieme ha dimostrato che avevano ragione entrambi, evidenziando tre scoperte sul rapporto tra soldi e felicità. La prima è che l’effetto tetto dei 100.000 euro annuali esiste ma solo per il 15% di popolazione più infelice. Il secondo risultato invece va nella direzione opposta: per il 60% della popolazione, che registra livelli di felicità tra il medio e il buono, l’effetto tetto si annulla: maggiori quantità di denaro a disposizione portano a livelli più alti di felicità. La terza scoperta riguarda i superfelici, il 25% della popolazione: tra loro le crescite dell’income elevate producono livelli di benessere molto intensi.

Secondo questo studio per la stragrande maggioranza della popolazione (85%), contrariamente a quanto si è dibattuto per secoli, il segreto della felicità sarebbero quindi proprio i soldi.