Solidarietà per A&M Bookstore: prosegue la raccolta fondi per salvare la nota libreria di Napoli

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Solidarietà per A&M Bookstore: prosegue la raccolta fondi per salvare la nota libreria di Napoli

Prosegue senza sosta la catena di solidarietà che si è stretta attorno ad A&M Bookstore, libreria di Napoli, da 6 anni ormai un’oasi di cultura e relax per cittadini e turisti nel centro storico partenopeo. Anna Minucci e Andrea Ambrosino, ecco i nomi dei due giovani imprenditori che nel 2019 hanno deciso di credere ai propri sogni, diventando un punto di riferimento per chi cerca uno spazio dove poter acquistare un buon libro e sorseggiare un buon caffè. Nasce così A&M Bookstore – coffeeandmore, libreria indipendente sita in via Duomo,93 che si prodiga nella diffusione della cultura sul territorio a 360° con iniziative di vario genere, volte anche a valorizzare quella parte di centro storico troppo spesso vandalizzata da teppisti di ogni genere: ricordiamo come da poco tempo Anna e Andrea, in collaborazione con l’Associazione Vicolo della Cultura e l’artista Trisha Palma, hanno riqualificato il Vicoletto Donnaregina con opere di street art ed ex edicole votive modificate in punti di bookcrossing, trasformandolo così da luogo ormai abbandonato al degrado all’ormai rinnovato “vicolo delle donne resilienti”, un vero e proprio museo a cielo aperto. Ma, nonostante tutto lo sforzo e le risorse economiche investite, le risposte sono man mano iniziate a scarseggiare, causa anche la crisi editoriale che purtroppo si allarga ogni giorno di più. L’aspetto che lascia del tutto basiti è che addirittura nel periodo natalizio, momento dell’anno di maggiore afflusso di clienti per eccellenza, il negozio è rimasto completamente vuoto. Sconforto e tristezza da parte dei due giovani che, con le lacrime agli occhi, hanno postato sui social un pensiero che sa quasi di resa, di addio ai sogni. Tantissime sono state le risposte di solidarietà, di sostegno morale ed economico: da pochissimi giorni ad esempio è partita una campagna di crowdfunding per salvare l’attività di questi ragazzi, per dare loro ossigeno e per cercare di mantenere viva la sete di cultura del popolo partenopeo, campagna che già ha dato buoni risultati, nella speranza che possa dare una mano per salvare quest’attività da una possibile chiusura.

Ecco l’intervista che i due ragazzi hanno rilasciato per RoadTv Italia:

Anna e Andrea due giovani imprenditori che credono fortemente alla cultura e al lavoro al Sud: quando nasce A&M Bookstore? E come nasce l’idea di abbinare un bar ad una libreria?

Nasce nel 2019 con l’idea di unire la cultura del libro con la cultura del caffè. Nasce perché volevamo inventarci un lavoro e restare a Napoli. Nasce a Napoli nel centro storico perché mancava una libreria e volevamo dare al quartiere un punto di riferimento e la possibilità di avere una libreria “sotto casa”, ma soprattutto perché una libreria al centro storico è anche un biglietto di visita per il turista che decide di venire a Napoli

Quanto ha inciso la vostra passione nel creare un bookcafè?

Abbiamo in realtà unito le due passione, la mia per il libro e quella di Andrea per il caffè.

Seppur la vostra attività è su strada da pochi anni, siete stati già protagonisti della rivalutazione del Vicoletto Donnaregina, in collaborazione con l’artista Trisha Palma e l’Associazione Vicolo della Cultura: vi va’ di parlarcene?

L’idea di riqualificare vicoletto Donnaregina era in cantiere fin dalla nostra apertura, poi abbiamo subito nel 2020 un furto proprio dallo stesso vicolo e da quel momento in poi abbiamo spento le luci e abbassato le serrande in segno di protesta contro la criminalità… grazie poi alla collaborazione di Vicolo della cultura e con le opere di Trisha siamo riusciti a mettere su questo progetto a riaccendere le luci sul vicolo.

Cosa si può fare per avvicinare le nuove generazioni alla lettura?

Purtroppo le abbiamo provate un po’ tutte ma con scarsi risultati. Sicuramente le scuole giocano un ruolo importante.

Sembra che Napoli si stia trasformando in un “ristorante a cielo aperto”, tante attività legate al food spuntano come i funghi, mentre vanno a scemare quelle dedite alla cultura …

Succede perché vengono alimentate soprattutto le attività di food… investire in cultura purtroppo ti porta a vivere di gloria e ideali che però non ti danno la certezza di arrivare a fine mese,al centro storico soprattutto si predilige questo tipo di attività perché i turisti vengono con lo scopo di assaggiare la cucina napoletana. Napoli però non è solo cucina e quindi bisognerebbe promuoverla anche per la sua arte e cultura cosicché anche i turisti siano proiettati a questo e non solo al cibo di strada.

Perché l’editoria sta morendo?

L’editoria è un mercato difficile di per sé, se sei una indipendente ancora di più. I grandi colossi ci schiacciano e non ci danno l’opportunità di poter essere competitivi. Bisognerebbe proporre una legge che garantisca anche alle piccole librerie di avere le stesse agevolazioni che hanno le grandi catene o i franchising. Per non parlare della vendita online che è il nemico numero uno delle attività commerciali. Purtroppo, a volte, anche l’editoria indipendente e locale predilige le grandi realtà, dimenticando le piccole del territorio

Che valore hanno le librerie indipendenti nella nostra società?

In una libreria indipendente si creano legami, relazioni, si scoprono libri mai visti e storie mai raccontate. Una libreria indipendente è un presidio culturale e un punto di riferimento per molti.

Da poco tempo è stata lanciata una vera e propria raccolta fondi per salvare A&M Bookstore: che riscontro state ottenendo?

Stanno rispondendo bene, non ce lo aspettavamo tanto sostegno!

“Non arrenderti, e la fortuna verrà da te!”, una citazione del film La storia infinita che rappresenta un claim ed avere fiducia in se stessi e nella vita: qual’è la vostra opinione in merito?

Sono sei anni che non ci arrendiamo e resistiamo con le unghie e con i denti quindi direi che calza a pennello.

La parola a voi: fate un appello affinché il popolo napoletano si unisca unanime per salvare A&M Bookstore!

Vi prego, non dimenticatevi di chi investe in cultura, di chi è giovane e crede ancora nella propria città. Dimostriamo che anche a Napoli si può stare e si può crescere. Dimostriamo di essere più forti e di fare più rumore delle armi!!!

Ringraziando Anna per la sua disponibilità, auguriamo ogni bene ad A&M Bookstore e al suo staff: Napoli ha sete di cultura, Napoli non è solo food e street food, Napoli ha bisogno di persone come Anna ed Andrea che credono nella cultura. Per dare una mano affinché A&M Bookstore possa restare un pilastro della lettura del centro storico basta una donazione, anche piccola, attraverso questo link

Ad maiora ragazzi.