Sorbillo ospita migranti-pizzaioli formati presso lo Sprar, nella storica pizzeria di Napoli. “Spero sia solo il primo di una serie di incontri e scambi di amicizia e accoglienza anche per dare un segnale su territorio che sta diventando difficile”.
“Avevo lavorato come cuoco, ma non avevo mai fatto la pizza. Ora ho imparato, quella che mi viene meglio è la margherita e il mio sogno è di tornare un giorno in Costa d’Avorio per aprire lì una mia pizzeria“. A raccontarlo è Ouattara, 30 anni, ivoriano che vive a Caserta e si forma presso lo Sprar della città campana. Lui, come altri due immigrati, ha seguito un corso di pizzaioli nella pizzeria Nello, nel centro di Caserta.
Sorbillo: “Spero sia solo il primo di una serie di incontri”
Oggi Outtara, insieme ai suoi colleghi pizzaioli e a un gruppo di una ventina di immigrati dello Sprar, è stato ospitato nella pizzeria di Gino Sorbillo ai Tribunali, uno dei locali simbolo della pizza a Napoli. “Sono stato contattato – racconta Sorbillo – dal responsabile dello Sprar per dare un segnale di accoglienza, apertura e condivisione qui nel centro storico di Napoli che sta attraversando un momento molto difficile. Spero sia solo il primo di una serie di incontri e scambi di amicizia e accoglienza anche per dare un segnale su territorio che sta diventando difficile“.