Gino Sorbillo, proprietario della storica pizzeria, parla dopo l’esplosione di una bomba carta fuori la pizzeria: “Ho denunciato con forza per dare un segnale alla città”.
“Ciò che è accaduto non mi fermerà. Anzi, ripartirò da questo episodio con maggiore slancio, rimboccandomi le maniche, per essere ancora più propositivo“. Gino Sorbillo offre la sua testimonianza all’insegna del coraggio nel corso del forum Ansa ‘Raccontare l’eccellenza‘ che si è svolto al museo Mann di Napoli.
Sorbillo: “Se fossi stato zitto non avrei potuto contribuire alla crescita del quartiere”
Il pizzaiolo napoletano vittima nei giorni scorsi di un atto intimidatorio ha ripercorso la vicenda: “In due hanno messo un ordigno fuori dal mio locale. Sulla natura della bomba c’è stata anche una polemica terra terra di cui avrei fatto volentieri a meno. Ma io continuerò a essere propositivo e ho voluto denunciare la cosa con forza per dare un segnale al quartiere e alla città. Chi mi ha colpito – ha proseguito Sorbillo – lo ha fatto pensando di colpire un simbolo e di intimidire gli imprenditori più piccoli di me. Sto ai Tribunali da metà anni ’90. Se fossi stato zitto non avrei potuto contribuire alla crescita del quartiere sebbene a quei tempi fosse una zona difficile con i tossicodipendenti come zombie che giravano con le siringhe rapinando i passanti“.
“Ecco perché – ha concluso Sorbillo annunciando il suo impegno – voglio continuare a dare il mio contributo d’intesa con tutte le istituzioni per far emergere tutto quanto c’è di buono in questa città e in questa regione“.