Sospensione feriale dei Tribunali fino al 23 marzo per emergenza coronavirus (VIDEO)

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Tribunali, sospensione feriale per 15 giorni, poi decideranno i vertici degli uffici giudiziari. Finito nella notte il Cdm che ha disposto nuove misure anche per la Sanità e la Protezione civile. In arrivo 5 mila impianti di ventilazione. Un ponte di sospensione feriale di 15 giorni, per traghettare i tribunali e le procure verso le nuove misure di contenimento del contagio da Covid-19. Questa la decisione presa nel Consiglio dei ministri che si è protratto fino alla notte, dove sono state varate le misure sui tribunali insieme a quelle sul potenziamento del Servizio sanitario nazionale, in un unico decreto.

La sospensione, si legge nel decreto, avviene in caso di “emergenze epidemiologiche certificate”. La sospensione non si applica per le udienze relative alle dichiarazioni di adottabilità, ai minori stranieri non accompagnati, ai minori allontanati dalla famiglia e ad alcuni tipologie di udienze di convalida dell’arresto o del fermo. La stretta sugli uffici giudiziari sarà valida fino al 31 maggio salvo diverse disposizioni in corso.

“Da domani per due settimane ci sarà la sospensione feriale degli uffici giudiziari. Dal 23 marzo sarà possibile per i vertici degli uffici giudiziari rinviare le udienze non urgenti. Possibili anche le videoconferenze per le udienze”. Lo ha dichiarato il Guardasigilli Bonafede sul dl approvato dal Cdm.

“In queste due settimane fino al 23 marzo – ha spiegato  Bonafede – gli uffici giudiziari funzioneranno come nel mese di agosto. Queste due settimane serviranno ai responsabili degli uffici giudiziari per predisporre le regole per far si che dal 23 marzo in poi anche nelle aule di giustizia si possano rispettare le regole di sicurezza per l’emergenza coronavirus”.

“Vogliamo che all’interno degli uffici giudiziari – ha proseguito il ministro – tutti possano essere tutelati”. Viene poi “incentivato l’uso delle tecnologie: laddove possibile le udienze potranno essere tenute in videoconferenza”, ha continuato citando anche i depositi degli atti telematici. “Potranno poi esserci rinvii di udienze che non vengono considerate urgenti, che verranno disposte dal vertice giudiziario, sentiti l’autorita’ sanitaria competente e il consiglio dell’Ordine degli avvocati del territorio”. 

Sarà dunque uno stop di due mesi e mezzo, il più lungo deciso finora dal governo. Tra i processi rinviati “sine die” anche il ‘Ruby ter’ a Milano contro Silvio Berlusconi e altri 28 imputati: salta l’udienza prevista lunedì a data da destinarsi. Il provvedimento accoglie in parte l’sos lanciato da avvocati, magistrati, operatori della giustizia per chiedere interventi concreti e uniformi al Guardasigilli.

IL TESTO DEL DECRETO

MISURE PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ GIUDIZIARIA E PER IL POTENZIAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale (decreto-legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale.

Le norme in materia di amministrazione della giustizia mirano ad assicurarne continuità ed efficienza, fermo quanto già previsto dal decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, e dai relativi decreti attuativi, dalle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal Ministero della salute anche d’intesa con le Regioni, dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero della giustizia.

Il decreto, tra l’altro, prevede che, fino al 31 maggio 2020, i capi degli uffici giudiziari o, in alternativa, i presidenti titolari di sezione del Consiglio di Stato, il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e i presidenti dei tribunali amministrativi regionali e delle relative sezioni staccate, sentiti l’autorità sanitaria regionale e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, adottano le misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie a consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie adottate con i provvedimenti normativi e attuativi di contrasto alla diffusione del COVID-19, al fine di evitare assembramenti all’interno dell’ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone.

Sono previste, inoltre, specifiche norme per i procedimenti dinanzi alla Corte dei conti e per quelli dinanzi alle commissioni tributarie. In considerazione della necessità di riorganizzare le attività, il decreto prevede, dalla data di entrata in vigore, l’applicazione per 15 giorni del regime di sospensione feriale.

Per quanto riguarda le norme in materia di potenziamento del Servizio sanitario nazionale (SSN), l’obiettivo è quello di rafforzare la rete di assistenza territoriale e le funzioni del Ministero della salute, attraverso l’incremento delle risorse umane e strumentali.

Si prevedono, pertanto: l’assunzione di medici specializzandi, secondo le norme specificate nel decreto stesso, da destinare allo svolgimento di specifiche funzioni; il conferimento straordinario di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario in quiescenza; la rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti dell’SSN; l’incremento delle ore della specialistica ambulatoriale.

Inoltre, si interviene in materia di:

  1. potenziamento dell’Istituto superiore di sanità;
  2. potenziamento delle reti di assistenza territoriale;
  3. istituzione di aree sanitarie temporanee;
  4. assistenza a persone e alunni con disabilità;
  5. disposizioni per garantire l’utilizzo di dispositivi medici per ossigenoterapia;
  6. misure di semplificazione per l’acquisto di dispositivi medici.

Dichiarazione alla stampa del Ministro di Giustizia Bonafede