Doveva uscire il 25 novembre in 15 sale italiane e invece le proiezioni di “Napolislam“, dopo i fatti di Parigi, sono state sospese.
Nonostante le persone incontrate nel film disapprovino il terrorismo e promuovano invece l’Islam come modello di civiltà, la pellicola non verrà proiettata nelle sale italiane.Secondo alcuni Napolislam, infatti, potrebbe creare tensioni e incidenti. Nel comunicato dell’Uci Cinemas si legge: “La proiezione del film NAPOLISLAM, di Ernesto Pagano, in un primo momento annunciata proprio per il 25 novembre, è rimandata alla riapertura della rassegna a febbraio 2016. In queste giornate di forte tensione e shock a seguito dei tragici eventi di Parigi, visti i temi delicati e complessi trattati, pur con grande sensibilità, dal film, si è preferito rimandare la proiezione a un momento più sereno”.
Ad annunciare il fatto è stato lo stesso autore, Ernesto Pagano, regista, giornalista, arabista.
Napolislam: storie di integrazione
Napolislam racconta le storie di dieci napoletani convertiti, come quella di Francesco, 32 anni, che ha solo la quinta elementare e la sua famiglia vive in un seminterrato del Rione Sanità. Alcuni anni fa si è convertito all’Islam imparando l’arabo classico in maniera impeccabile, ed è diventato la guida spirituale delle sue sorelle. O come quella di Agostino, l’imam con l’accento napoletano della moschea di piazza Mercato.