Sovraffollamento negli ospedali di Napoli, stop ai ricoveri programmati

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Due aggressioni in un giorno all'ospedale Pellegrini di Napoli

L’Unità di Crisi insediata dalla direzione strategica dell’Asl Napoli 1 Centro ha varato sette provvedimenti “per tener testa all’enorme afflusso di pazienti in pronto soccorso colpiti da complicanze del Covid e dell’influenza”. Lo si apprende dalla stessa Asl.

In particolare, è stato deciso di bloccare in tutti i presidi ospedalieri di propria competenza i ricoveri in regime programmato, fatta eccezione per le patologie oncologiche non differibili.

Ulteriori misure, spiega l’Asl, sono “le dimissioni ad horas dei pazienti dimissibili, utilizzando il servizio aziendale gratuito per il trasporto a domicilio” e “l’allocazione dei pazienti presenti in Pronto soccorso ed abbisognevoli di ricovero presso i posti letto liberi di ogni singola Unità operativa aziendale, ricorrendo anche all’utilizzo di posti tecnici aggiuntivi rispetto alla dotazione di posti letto ordinari”. Ancora, è stato disposto di “valutare l’ottimale distribuzione del personale in tutte le unità operative favorendo – laddove possibile – il potenziamento della dotazione organica dei Pronto soccorso”.

“Dalle 21.00 di questa sera – spiega il direttore generale Ciro Verdoliva – vengono attivati il Day Surgery dell’Ospedale del Mare e dell’ospedale Pellegrini quali strutture di degenza ordinaria temporanea recuperando così 42 posti letto”. Ulteriori misure emanate dall’Unità di Crisi sono il richiamo in servizio del personale in ‘pronta disponibilità’ necessario sia per attivare i posti letto aggiuntivi sia per incrementare – ove necessario – il personale delle Unità operative. Infine, tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 viene assicurato il funzionamento degli ‘ambulatori a bassa complessità’.