Il presidente della Repubblica era Pertini, presente quell’11 luglio 1982 sugli spalti del Santiago Bernabeu, Madrid, esultante al triplice fischio finale poiché l’Italia con un 3-1 sulla Germania vinceva la terza Coppa del Mondo nella sua storia.
Una notte che per anni l’abbiamo continuare a sognare, almeno fino al 2006, anno in cui l’azzurro Paolo Cannavaro non sollevò al cielo la quarta Coppa del Mondo per l’Italia, proprio in casa dei tedeschi ma in finale battendo la Francia.
Del mondiale ’82 ricordiamo la pipa di Bearzot, Zoff, Gentile, Bergomi, Cabrini, Bruno Conti, i goal di Paolo Rossi e sopratutto l’urlo di Tardelli, forse l’esultanza più bella nella storia del calcio mondiale.
Un mondiale quello di Spagna iniziato fra mille polemiche, soprattutto per la convocazione di Paolo Rossi, fermo da due anni per calcio scommesse. L’inizio infatti non fu dei più promettenti per gli azzurri e per il numero 20 azzurro, Pablito. Tre pareggi e la qualificazione per il rotto della cuffia. A momenti il Camerun non ci eliminava. Poi però la svolta, contro Argentina e Brasile. Toccò poi alla Polonia in semifinale e ai tedeschi in finale soccombere agli azzurri e ai goal di Rossi, che chiuse con sei reti la manifestazione, vincendo la classifica marcatori.