Speriamo nel Vesuvio: questo il nome di una pizza trovato scorrendo sul menù di un ristorante a Savona, in Liguria. Ancora Napoli è vittima di battute e insulti a fondo razzista. La foto sta facendo il giro della rete ed è stata pubblicata dalla pagina Facebook dei Briganti, accompagnata dal commento: “Guardate cosa c’è scritto in basso nel menù… Non saremo mai come voi, non ci sentirete mai dire “forza alluvione”, semmai noi diciamo “forza Genova rialzati”.. SIMU BRIGANTI MICA N’FAMI!”
Speriamo nel Vesuvio, la pizza che offende chi la pizza l’ha inventata
Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della Radiazza hanno commentato in diretta radio l’accaduto: “La cultura leghista ci porta anche a questo! Chi fa una pizza augurandosi il male dei napoletani è solo un ignorante soprattutto perché è proprio a Napoli che è nata la pizza ed è grazie a questa che l’Italia può vantarsi della nostra cucina nel mondo. E pensare che c’è gente qui al sud che vota persone come Salvini“. Intanto, il presidente dell’associazione pizzaioli napoletani, Sergio Miccù, sta indagando per riuscire a scoprire a chi appartiene questo vergognoso menù per chiedere la revocazione della licenza, o almeno della dicitura “pizza” che usa impropriamente.
La risposta del titolare della pizzeria
La pizzeria che è finita sotto ai riflettori si chiama “Mamita” e si trova a Loano, in provincia di Savona. Il proprietario ha deciso di difendersi dall’attacco dei tanti napoletani indignati scrivendo un post su Facebook dove ammette: “Speriamo nel Vesuvio vuol dire speriamo che il Vesuvio conservi Napoli,la patria della pizza! Ho origini campane,non facciamo che una lista di pizze diventi un caso nazionale!“. Ci sarà da credergli?